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“PREMIO ANNA MADRESELVA”: BORSE DI STUDIO PER I RAGAZZI DELLE SCUOLE MEDIE FABRIANESI

E’ giunto ormai alla terza edizione il Premio “Anna Madreselva”. Sono cinque i ragazzi che hanno ricevuto, venerdì 19 dicembre presso il “Teatro Gentile”, la borsa di studio prevista da questo premio dedicato ad una grande donna fabrianese che ha donato anima e corpo al mondo della scuola. Considerati i più meritevoli delle scuole medie di Fabriano, Mattia Eleonori, Scuola Media Giovanni Paolo II, classe III sez. A; Georgiana Claudia Grigore, Scuola Media Gentile da Fabriano, classe III sez. C, Emilia Raimondi, Scuola Media Gentile da Fabriano, classe III sez. B, Arianna Loia, Scuola Media Marco Polo, classe III sez. C, Aurora Gashi, Scuola Media Marco Polo, classe III sez. D. hanno ricevuto un premio di grande onore, stimolo importante per i loro studi futuri. Venerdì 19 dicembre il teatro ha ospitato non solo la premiazione di questi cinque ragazzi, ma anche un bellissimo spettacolo organizzato dagli studenti e dai professori delle tre scuole medie fabrianesi; i ragazzi si sono esibiti nella recitazione, nella danza, nel canto e nella musica. Si è organizzata quindi una bella festa in onore dell’istruzione, in ricordo di Anna Madreselva Gatti, una donna che ha dedicato la vita alla scuola migliorando le offerte formative delle scuole medie fabrianesi. E’ stata per anni dirigente scolastico presso la scuola media “Marco Polo” e fondatrice del corso musicale in questa scuola, un’ insegnante di valore, una donna, una mamma e una nonna. Tutti la ricordano per la sua umanità, appassionata della scuola, degli studenti, innamorata dell’insegnamento e del mondo dell’educazione e dell’istruzione. E’ giusto che un premio del genere porti il nome di una donna che ha incentivato la cultura nel nostro territorio attraverso la valorizzazione dello studio e della formazione scolastica. Il direttore de “L’Azione” Carlo Cammoranesi ha presentato lo spettacolo ricordando il lavoro e la vita di Anna Madreselva e dopo aver salutato la famiglia Gatti, ha pronunciato una frase di Nelson Mandela “L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”. Questa frase è stata il motore della festa, è proprio da questo concetto, compreso a pieno solamente al termine dello spettacolo, che è partita l’organizzazione di questo premio. Si tenta di valorizzare l’istruzione e la famiglia Gatti, in nome di Anna, vuole contribuire ad aiutare il mondo della scuola che purtroppo non riesce mai ad avere dalle istituzioni l’importanza che merita. Grandi applausi per gli studenti premiati. Tutti i ragazzi erano felici per quei loro compagni meritevoli dell’ importante borsa di studio: questa è la scuola che vale, che forma ed educa e che insegna le conoscenze della vita, recando un messaggio importante: non bisogna diventare “secchioni” studiare per il voto, per rendere contenti i genitori e spiccare sugli altri compagni. Si deve studiare per se stessi, cercando di ricevere stimoli per sviluppare passioni non legate necessariamente allo studio. E’ stata un’emozione vedere che chi studia e riceve ottimi risultati non è deriso dagli altri, come spesso succede tra ragazzi, ma stimato. Ed è altrettanto importante sentire queste parole dai giovani premiati: “Non mi sento una secchiona, studio perché mi piace”. Una scuola che educa a questo, è una scuola che vince e che forma a trecentosessanta gradi ed è motivo di orgoglio per il territorio avere delle scuole medie che non si limitano all’insegnamento delle singole discipline, ma che insegnano soprattutto il valore dello studio. Le performance dei ragazzi si sono dimostrate di elevato livello artistico: gli studenti si sono rivelati dei “piccoli-grandi” talenti che con maturità hanno lavorato per la riuscita di uno spettacolo significativo, divertente, ironico, ma anche serio, ricco di esibizioni di vario genere. La riuscita dello spettacolo è frutto di una straordinaria collaborazione tra scuole, studenti ed insegnanti. Sconvolgente la bravura dei ragazzi a dimostrazione del fatto che a scuola si impara a stare insieme per creare qualcosa di straordinario, proprio come in un palco scenico, a venirsi incontro quando qualcuno non riesce nei suoi compiti come in una battuta teatrale; a scuola si impara a stare insieme e a distinguere i momenti di svago da quelli del lavoro e si impara inoltre a collaborare e a sviluppare le curiosità e le passioni. Sono proprio le passioni che insegnano il valore della condivisione, il sacrificio e la determinazione.

Cammoranesi ha ringraziato la famiglia Gatti per l’organizzazione della manifestazione ed ha sottolineato quanto questa festa sia un segno di speranza per il futuro, l’istruzione è l’unico strumento che permette una crescita sia personale che sociale. Anche il Sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, presente allo spettacolo, ricorda l’impegno di Anna Madreselva nella scuola e dedica una frase di Don Milani ai ragazzi: “Più parole si conoscono, più sarete padroni di voi stessi”. Continua poi il Sindaco: “E’ fondamentale nella vita non smettere mai di avere tanta sete di conoscenza e curiosità”. Barbara Pallucca, Assessore all’istruzione, presente anche lei a teatro, commenta: “E’ la festa delle scuole che si ritrovano tutte insieme per lavorare, collaborare per uno spettacolo che acquisisce un valore grandissimo.” L’Assessore elogia giustamente la grande collaborazione tra scuole: da premiare non sono solo infatti i ragazzi più meritevoli, ma anche tutti gli altri che hanno reso questo spettacolo divertente ed emozionante. Varia e ricca la scaletta dello spettacolo che ha previsto: l’esibizione del laboratorio teatrale della Scuola Media Gentile da Fabriano che ha messo in scena due parodie di “Romeo e Giulietta” diretti dalla professoressa S. Serafini, S. Massinissa, dal professore A. Signori, dalla professoressa A. Vitaletti e dalla professoressa S. Grandoni; l’esibizione della Scuola Media Giovanni Paolo II che insieme alla “Junior Band” della banda musicale città di Fabriano si sono uniti in concerto con la direzione del professor Andrea Sampaolesi e infine lo spettacolo si è concluso con il concerto degli allievi del famoso corso musicale della Scuola Media Marco Polo che ormai dagli anni ’80 forma gli studenti alla musica e a tutto quello che lo studio di questa comporta.

Francesca Agostinelli