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VIVERE NELLA PROPRIA CITTÀ… CON PIU’ INVESTIMENTI TURISTICI – di Sandro Tiberi

Se ipoteticamente si dovesse proporre un sondaggio ai cittadini del nostro territorio, chiedendo: Quando ti senti partecipe nella vita quotidiana, nella città in cui vivi? Sicuramente le risposte ci indicheranno, da questa indagine, un marcato malumore di un disagio che ha origine da una evidente, precaria, delicata situazione del mercato del lavoro che, oggi, vede in ogni famiglia fabrianese, almeno, purtroppo, un componente inoccupato. Prima dell’arrivo dell’euro, che ha condizionato in parte la situazione politica economica dei stati membri in Europa, il territorio fabrianese ha vissuto per oltre vent’anni un periodo florido economicamente con un alto benessere procapite, grazie alla notevole richiesta di lavoro del comparto industriale. Oggi, la globalizzazione ha spostato in paesi meno sviluppati il lavoro delle aziende con l’obiettivo di maggiori profitti, annullando così quel benessere sociale, togliendo dignità e fiducia alle persone che devono affrontare il quotidiano. In questi ultimi anni la Regione Marche ha stanziato fondi per rivalutare quel patrimonio culturale di cui sono ricche le città marchigiane. Nel grande circuito turistico culturale Nazionale la nostra Regione non è molto conosciuta e sotto questo aspetto è un terreno fertile per incrementare la domanda turistica offrendo la possibilità di creare nuovi posti di lavoro sul territorio. Anche Fabriano, grazie alla Mostra da Giotto a Gentile e alla fiction su Rai 1 “Dio ci aiuti”, vive un periodo di alta visibilità che ha portato è porterà nel futuro un numero considerevole e crescente di turisti. In questa gratificante prospettiva tutta la città e il territorio si dovranno organizzare per offrire al turista le eccellenze che sono proprie del nostro Comune. E’ una grande opportunità, quella del settore turistico, che i fabrianesi non devono farsi sfuggire. Moltissimi turisti, con sorpresa, hanno scoperto meravigliati le bellezze della nostra città, che i più conoscevano solo per le famose cartiere e gli elettrodomestici. Con questi dati confortanti è auspicabile che l’Amministrazione Comunale, gli Enti e i privati si impegnino ad investire di più nel settore turistico, con progetti, eventi e servizi per offrire una maggiore accoglienza al turista che potrebbe essere una grande risorsa per l’economia del nostro territorio.

Sandro Tiberi