PAOLA AMAVA FABRIANO E ORA RIPOSA NELLA NUDA TERRA DELLA CITTÀ – di Marco Antonini

“Paola era arrivata a Fabriano nel 2003 ed ha amato la città in modo particolare: negli ultimi giorni di sofferenza all’Hospice dell’Ospedale Profili aveva espresso il desiderio di essere anche seppellita a Fabriano.” Questa è Paola, la mamma di 35 anni che è deceduta domenica mattina dopo cinque lunghi anni di cure contro un tumore che ha avuto, alla fine, l’ultima parola. Ieri mattina, almeno duemila persone hanno partecipato al funerale che è stato celebrato presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Anche il sagrato era gremito di amici e conoscenti che si sono stretti intorno ai familiari. In prima fila il marito Giuseppe Romano, le due figlie di 6 e 10 anni e i familiari. Don Tonino Lasconi ha presieduto le esequie. Con lui c’erano don Umberto Rotili e don Bruno Quattrocchi. I canti del coro parrocchiale hanno accompagnato la celebrazione di saluto a una donna che se ne è andata troppo presto. In chiesa anche i compagni di classe delle due figlie di Paola che, con le lacrime agli occhi, hanno voluto stringersi intorno alle loro amichette. La donna era arrivata a Fabriano nel 2003. “Sono salita fino a Fabriano per cercare un lavoro in regola che giù non trovava” confidò Paola al suo futuro direttore ormai 11 anni fa. E, da quella volta, il suo futuro familiare e lavorativo si era stabilito nella città della carta. “Abbiamo lavorato insieme e ci univa – confida Urbano Urbani, titolare Airforce – la volontà di lavorare bene e di divertirci. Paola credeva nelle proprie capacità ma anche in quelle dei suoi colleghi ed hanno formato una squadra d’eccezione.” Cinque anni di malattia ha allontanato Paola dallo stabilimento. L’affetto degli operai e della direzione non è mai venuto meno e quando la legge lasciava senza niente coloro che assistono un familiare e i vari giorni di permesso finivano, l’azienda ha sempre sostenuto con forza Giuseppe e Daniela – tutti dipendenti Airforce – che sono stati vicino a Paola fino all’ultimo respiro. Domenica il cuore della giovane mamma ha smesso di battere. Alcune sere prima aveva espresso il desiderio di essere seppellita a Fabriano invece che vicino al papà nel cimitero di Napoli. Dopo le esequie il corteo di auto fino a Santa Maria dove è stata sepolta nella nuda terra. “Tutti noi – raccontano gli amici – abbiamo avuto una grande lezione di vita da Paola che ha sorriso a quella vita che le aveva voltato le spalle fino alla fine. Quel suo senso di ottimismo anche davanti al male ci sprona ad andare avanti con più forza.”