UN PRESIDIO PER DIFENDERE PEDIATRIA E L’OSPEDALE

di Marco Antonini

“Siamo al capolinea dei servizi ospedalieri fabrianesi?” Con questo slogan l’associazione Fabriano Progressista invita la cittadinanza a scendere in piazza contro possibili nuovi tagli al Profili. L’appuntamento è per domani, sabato 26 maggio, alle ore 9,30 per un presidio proprio davanti al nosocomio della città della carta. Dopo le manifestazioni contro la soppressione del punto nascita, si torna in strada per difendere un reparto collegato alla sala parto, quello di Pediatria dove c’è una carenza di medici. “La Regione – denuncia il consigliere Vinicio Arteconi, associazione Fabriano Progressista – con la sua insufficiente politica sanitaria persevera nel penalizzare gravemente il diritto alla salute del territorio. A nulla è servito il grido di allarme lanciato da migliaia di cittadini con la petizione consegnata lo scorso anno al Presidente Ceriscioli. Le sue rassicurazioni pronunciate a Fabriano in campagna elettorale sono lontane dalla realtà. I servizi ospedalieri, già critici – ribadisce – vanno peggiorando di giorno in giorno: lo dimostrano il cronico sottodimensionamento degli organici e le lacune strutturali delle sedi di molti reparti. Gravissimi sono i ritardi relativi alla refertazione delle analisi, spedite per lo più ad altri ospedali, incluse le biopsie fondamentali ai fini di eventuali rapidi interventi chirurgici. In Pediatria, oltretutto, c’è un solo medico in servizio in pianta stabile il che inevitabilmente comporterà la chiusura del punto nascita”.

Anche il Coordinamento per la salvaguarda dell’ospedale Profili aderisce alla manifestazione promossa dall’associazione per sabato. “L’attenzione del Coordinamento – spiegano gli attivisti – è alta soprattutto in merito all’imminente futuro del reparto di Pediatria, oltre che dell’intera struttura”. Sempre dall’opposizione cittadina prende posizione anche il consigliere Andrea Giombi, Fabriano Progressista. “Vista la difficoltà espressa dal sindaco Santarelli sul riconoscimento del Fabrianese come Area Sociale di Crisi Complessa, il futuro di Whirpool e le criticità dell’ospedale – dichiara Giombi – è urgente convocare un Consiglio comunale straordinario, i cui gettoni destinati al sociale, nel quale il Comune richieda la necessità di un riconoscimento di un’area vasta montana per garantire, come previsto dallo statuto regionale, un’equa distribuzione del servizio sanitario in considerazione della morfologia del territorio”.

Il reparto

Emergenza pediatri all’ospedale Profili di Fabriano: al momento uno è in servizio in pianta stabile, gli altri, per coprire tutti i turni giornalieri, arrivano direttamente dagli altri nosocomi dell’Area Vasta 2. Tutto ciò a seguito degli ordini di servizio emessi dal direttore di Dipartimento e grazie alla collaborazione volontaria instaurata tra le strutture della provincia di Ancona che permettono, non senza difficoltà, lo svolgimento della normale attività nel reparto dell’ospedale della città della carta. Il problema, però, va avanti da tempo: servono medici specialisti in Pediatria fissi al Profili, senza dover ricorrere ai “prestiti” da Jesi o Senigallia, ad esempio, ma le graduatorie sono state evase tutte e non ci sono profili disponibili a prendere servizio a Fabriano. Nel reparto, comunque, tutte le attività, per ora, vengono garantite, compresa la reperibilità, ma resta l’incognita sul futuro. Gli uffici competenti stanno affannosamente cercando anche fuori regioni pediatri da assumere, ma senza risultato. Negli ultimi anni l’elevato turnover e la carenza oggettiva di dirigenti medici della disciplina hanno creato il vuoto della graduatoria. Quei pochi che c’erano, poi, a Fabriano hanno preferito strutture lungo la costa o più vicino a casa. Non ci sono state procedure di reclutamento che hanno dato esito positivo, nemmeno l’ultimo concorso che si è svolto poco meno di un anno fa. Ci si appella, quindi, ai pediatri delle Marche e non solo affinchè arrivino specialisti a Fabriano. Al dottore assunto a tempo indeterminato in Pediatria, infatti, ne andrebbero affiancati almeno altri due o tre per poter mandare avanti il reparto situato al secondo piano della struttura, senza il bisogno di ricorrere ai colleghi degli altri ospedali che devono fare chilometri e chilometri per il mantenimento del servizio. Un problema, quello della Pediatria, che è peggiorato nell’ultimo anno e che necessita di un intervento urgente per far dormire sonni tranquilli non solo al personale in servizio, ma anche a tutti gli utenti che si affidano all’ospedale Profili, da sempre punto di riferimento dell’entroterra.