CERISCIOLI: ‘MARCHE PUNTANO A ECONOMIA BLU’

Nell’ambito della macroregione Adriatico-Ionica le Marche puntano soprattutto “sull’economia blu, perché è sul mare che dobbiamo fare un salto di qualità, ad esempio in termini di sostenibilità”. Lo ha detto il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, in occasione dell’incontro ‘La macroregione Adriatico-Ionica per lavoro e crescita’ tenuto a Bruxelles per la settimana dedicata a città e regioni, promossa da Commissione europea e dal Comitato delle Regioni Ue. L’Adriatico dal 2020 diventa un’area sensibile e i carburanti impiegati nei trasporti “dovranno diventare più sostenibili e passare dal gasolio all’uso del gas liquido” ha detto Ceriscioli, secondo cui “questo significa investimenti infrastrutturali rispetto ai porti, realizzazione di collegamenti internazionali, progressi tecnologici e navi che devono cambiare combustibili”. “Noi siamo abbastanza pronti e sappiamo che quella è la direzione: ci sono fondi privati disponibili a investire” ha spiegato il governatore delle Marche, che conta di usare anche fondi comunitari per progetti innovativi che riducono l’impatto ambientale dei trasporti. ”Riprendo il richiamo di Federica Mogherini al tema della concretezza proprio in merito al percorso di costruzione della Macroregione Adriatico-ionica” ha esordito Ceriscioli.  “Dal 2000 – ha spiegato – l’anno della dichiarazione di Ancona in cui otto paesi dell’EUsair si sono riuniti per avviare il progetto di pace e di sviluppo dell’intero territorio, l’iniziativa si è esplicitata solo lo scorso anno con la strategia europea per la Regione Adriatico-ionica, che è stata adottata dal Consiglio europeo nel corso della presidenza italiana”. ”Tanti anni – ha aggiunto il presidente delle Marche – in cui si è parlato della Macroregione ma non di progetti e di strategie concrete. Per renderla tale, occorre partire dalle programmazioni regionali di ogni ente dando priorità ai pilastri delle strategie della Macroregione, poi collegare le azioni il più possibile per mostrare come questa intuizione, che ha più di vent’anni, possa diventare fatto concreto per le città e i cittadini, traducendo le strategie in progetti che possano produrre dei cambiamenti per il nostro territorio”.