Assunzione in Comune del fratello del Sindaco, il punto di Angelo Cola (PD)

Di Angelo Cola, PD Fabriano

In questi giorni i cittadini fabrianesi stanno commentando con sconcerto l’avvenuta assunzione a tempo indeterminato del fratello dell’attuale Sindaco da parte del Comune. La città si interroga, molti sono i dubbi e le perplessità sulla opportunità di tale scelta e chiedono chiarimenti allo stesso Sindaco. La risposta di Gabriele Santarelli è una di quelle che la scrittrice Hannah Arendt avrebbe definito: “la banalità del male”.

Il Sindaco afferma: “se fosse stato per me non avrebbe dovuto partecipare” ed ancora: ” non esiste una limitazione in tal senso” e qui ci cadono le braccia…..Se il Sindaco candidamente afferma che suo fratello non avrebbe dovuto partecipare, cosa ha fatto lui per evitarlo? Basta trincerarsi dietro la mancanza di una normativa per lavarsi la coscienza e dare garanzie ai cittadini? Cosa avrebbe detto lui e i suoi accoliti se un Sindaco del PD si fosse trovato nella stessa situazione? No caro Sindaco, le tue parole non danno certezze e non chiariscono la situazione, anzi la nebbia si infittisce. Il Sindaco afferma che il fratello in verità non era arrivato primo, ma siccome i primi in graduatoria si sono ritirati è scattata l’assunzione del fratello. Ma ci domandiamo; siamo sicuri che le motivazioni addotte dagli interessati per rinunciare alla nomina siano quelle snocciolate dal Sindaco? Per ora abbiamo solo la sua versione e viene da chiedersi se il clima che la Giunta ha instaurato tra gli uffici comunali non sia una concausa di tanti trasferimenti e rinunce. Certo se guardiamo allo scorrere della graduatoria da questo punto di vista il percorso è molto più accidentato di quanto Santarelli vuole far credere. Santarelli non poteva non sapere che la partecipazione di un suo congiunto ad un concorso per l’ente che lui amministra avrebbe creato perplessità e doveva mettere in atto tutte le azioni possibili in tema di trasparenza, cosa che non ha fatto e giustamente l’opinione pubblica oggi gli porta il conto.

Con tristezza guardiamo alla parabola discendente di quelli che a parole dovevano rappresentare il rinnovamento per dimostrarsi alla prova dei fatti la peggiore giunta della storia di Fabriano. Da questa vicenda non possiamo esimerci dal trarre alcune valutazioni politiche e in particolare sottolineare l’incredibile silenzio che accompagna le malefatte della giunta (in tutti i campi amministrativi) da parte della destra cittadina. Sono oramai mesi che non vediamo un rigo e non sentiamo levarsi proteste da parte dei rappresentanti della destra fabrianese contro l’operato della Giunta. Avevamo già notato sospetti maneggi al momento della elezione del Presidente della Provincia con una palese convergenza del gruppo grillino fabrianese su Filipponi candidato della destra e ora questo silenzio interessato. La destra fabrianese al secondo turno votò compattamente Santarelli dando un contributo decisivo per la sua elezione ora tace. Ci sembra giusto osservare che “il mercato delle vacche” è iniziato, destra e grillini ancora una volta insieme a combinare disastri.