RANIERO ZUCCARO, LA TRAVERSATA DEL SAHARA

di Marco Antonini

Fabriano – Dopo Milano-Milazzo in bicicletta, Ancona-Croazia in canoa, la traversata del deserto del Sahara. E’ la nuova avventura del poliziotto fabrianese Raniero sempre attento a dare voce a chi soffre e ha bisogno di aiuto. Il Sovrintendente capo di polizia, infatti, sempre con la finalità di dare visibilità all’impegno in favore delle suore del Perù che assistono i bambini poveri, si trasferirà nel Sahara per la cento chilometri a piedi che partirà martedì prossimo. “Siamo arrivati alla vigilia della partenza – dice Zuccaro. – Un cammino di preparazione che è durato un anno, a livello fisico e psicologico, tra prove di ambientamento ed adattamento alla forte escursione termica che troveremo in Tunisia sulle dune del Sahara, perché si passerà dai circa 40° di giorno ai 10-12° di notte”. Continua, intanto, il lavoro di testimonianza nelle scuole di Fabriano e non solo, che proseguiremo anche dopo l’evento, per spiegare sempre più il legame tra le imprese estreme e la volontà di propagandare il più possibile la necessità di aiuto verso le suore sudamericane e i piccoli in stato di indigenza. Zuccaro, da pochi giorni, ha ultimato il piano di allenamenti per arrivare in piena forma all’“appuntamento podistico” dell’autunno, dopo aver già evidenziato grandi capacità atletiche e mentali nelle precedenti imprese, la Milano-Milazzo in bicicletta di 1.600 km in tredici giorni e la traversata in canoa da Ancona alla Croazia che è durata 28 ore. Motivazioni forti lo accompagneranno anche in questa ulteriore avventura, sempre con lo scopo di raccogliere più fondi possibili per il Perù, dove grazie alla sua missione umanitaria sono già state costruite alcune importanti strutture didattiche.

L’impresa di Raniero, che svolgerà insieme ad alcuni amici, avrà luogo dall’8 al 13 ottobre in occasione della 19° 100 km del Sahara, un’ultra-maratona suddivisa in tre tappe nel deserto del Sahara tunisino. La partenza della 100km del Sahara è dal Campement Zmela Labrissa, 20 km a sud dall’oasi di Ksar Ghilane e l’arrivo è a ridosso dell’oasi di Douz. Il programma prevede la durata di 6 giorni e 5 notti; le notti saranno da trascorrere anche nei campi tendati nel deserto. Il terreno è caratterizzato da piste desertiche con il fondo compatto, ma con vari attraversamenti di ampie zone di grandi dune di sabbia. Un tragitto tra le dune della Tunisia, sfidando il caldo, la stanchezza, ma soprattutto i propri limiti, consapevole che l’obiettivo da raggiungere è più alto di qualsiasi sforzo necessario per coronarlo: aiutare la missione di Pucallpa in Perù, trovando i fondi necessari per mettere in funzione un laboratorio di sartoria per la casa famiglia nel villaggio di Pucallpa, per garantire alle ragazze-madri che abitano in questi luoghi la sopravvivenza. “Ancora una volta, come le precedenti imprese hanno dimostrato – Conclude Zuccaro – non siamo di fronte a uno sforzo agonistico fine a se stesso, ma ad un atto di solidarietà, concreto e necessario, con la speranza che si propaghi all’infinito raggiungendo il cuore delle persone”.