VACCINI, 15 BIMBI DI FABRIANO E SASSO A RISCHIO ESCLUSIONE DA SCUOLA

Fabriano – Non in regola con le vaccinazioni, potrebbero rimanere fuori scuola domani, lunedì 16 settembre. La presa di posizione di un gruppo di genitori che vogliono far conoscere il loro punto di vista. La lettera integrale. 

Siamo un gruppo di genitori e ci sentiamo in dovere di scrivere in merito all’esclusione scolastica dei bimbi di fascia 0-6 anni, perché reputati non in regola con gli adempimenti vaccinali della Legge Lorenzin. Questo nuovo anno scolastico non sarà uguale per tutti, poiché tra il Comune di Fabriano e quello di Sassoferrato ci saranno, per quanto a nostra conoscenza, almeno 15 bambini esclusi dalla propria scuola, ai quali è negato il diritto di rivedere i compagni e le rispettive maestre. Le scuole dell’infanzia e del primo ciclo dovrebbero avere la finalità sancita dalla nostra Costituzione di garantire e di promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali e dovrebbero impegnarsi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire il pieno sviluppo della persona umana.
Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva. L’esclusione scolastica è un Istituto abnorme, mai applicato nella storia della Repubblica Italiana; per vedere una cosa simile bisogna risalire alle leggi razziali.

La Legge Lorenzin appare una sconfitta per lo Stato ed abdica ai dirigenti scolastici, se non addirittura a maestri e personale scolastico, il ruolo di esecutori materiali dell’allontanamento e dell’esclusione dei bimbi regolarmente iscritti, provvedimenti molto gravosi soprattutto per coloro che hanno già iniziato un percorso formativo pre-scolastico e che lo vedranno bruscamente interrotto, con comunicazioni giunte da parte delle scuole senza alcun preavviso e solo una settimana prima dell’inizio dell’anno scolastico. Si stanno allontanando da realtà educative dei bambini SANI di fascia 0-6 anni, che non rappresentano un pericolo per la comunità (non ci risulta infatti essersi verificata alcuna emergenza sanitaria nel nostro Paese, come alcuni vorrebbero far credere). Tra l’altro non si comprende per quale motivo allora i bambini non vaccinati di età superiore ai 6 anni possano comunque continuare ad accedere alla scuola.

Il benessere di un bambino non è solo fisico, ma anche psicologico ed emotivo, non si può comprimere un diritto per farne prevalere un altro, nè tanto meno accettare che la scuola (il cui accesso è costituzionalmente garantito a tutti) sia il primo organo deputato all’esclusione e alla non accoglienza. L’inclusione, come scrive LA SCUOLA CHE ACCOGLIE, è un atteggiamento interiore che va coltivato fin dalla prima infanzia; l’identità della scuola è quella di svolgere un servizio pubblico aperto a tutti che è sopra le parti; essa è democratica e in nessun corso di istruzione degno di tale nome viene imposta un’unica verità assoluta. Tale situazione sta generando dei precedenti molto pericolosi che potrebbero aggravarsi mettendo in discussione altri diritti fondamentali e noi non staremo a guardare.
Ci reputiamo dei genitori informati e consapevoli, che pongono alle Autorità dei dubbi e delle domande alle quali non abbiamo ottenuto risposte esaustive e complete.

I dubbi, più che ragionevoli, sono da noi stati formulati quali genitori che chiedono chiarezza, sicurezza e trasparenza sull’odierna pratica vaccinale, notoriamente non esente da rischi e controindicazioni; d’altronde esistono leggi dello Stato Italiano (tra cui la stessa Lorenzin) che determinano i criteri per gli indennizzi per i danneggiati da vaccino.
Sono le stesse Autorità a reputarci ancora pienamente nei limiti di legge, tanto che non ci è stato contestato alcun illecito. Siamo tutti genitori ed ognuno compie le scelte che ritiene più giuste per il proprio figlio, non lasciamoci dividere, non permettiamo che cresca il seme della paura, della diffidenza e della ingiustificata discriminazione, arrivando ad una deriva sociale che vede fazioni opposte difendere ognuno la propria visione. Noi siamo pronti al dibattito e a lottare per i nostri figli in difesa della libertà di scelta. Non abbasseremo la testa e rivendicheremo con voce forte e chiara la tutela e la difesa dei nostri bambini al di sopra di tutto.

a cura di Marco Antonini