LA CRISI AVANZA, MENO SEZIONI NELLE SCUOLE DELL’ENTROTERRA

di Marco Antonini

Cerreto d’Esi – Mancano pochi giorni al primo suono della campanella del nuovo anno scolastico e nel comprensorio fabrianese – dove recentemente il Provveditorato agli Studi ha nominato i presidi a quelle scuole ancora senza dirigente – non mancano le polemiche. A Cerreto d’Esi, ad esempio, i genitori criticano la decisione di tagliare una sezione dell’unica scuola dell’infanzia della città per soli 4 iscritti in meno. Le famiglie hanno chiesto all’Amministrazione comunale di fare il possibile per evitare la soppressione della sezione. Un problema, questo, che diventa anno dopo anno più drammatico, con la diminuzione delle nascite, diversi lavoratori ormai disoccupati che sono ritornati nella terra natale e il terremoto che ha dato il colpo di grazia. “Vista la paventata chiusura della scuola di Albacina, perché il Comune di Cerreto d’Esi non attua politiche attrattive verso questa frazione di Fabriano così vicina?”. L’interrogativo è di Angelo Cola, segretario del Pd locale che auspica, per i prossimi anni, che i bambini di Albacina possano andare a scuola a Cerreto magari “attuando forti sconti o decidendo di non far pagare loro la mensa e il pulmino”. Scuola di Albacina in difficoltà visto che ci sono state pochissime iscrizioni di bambini di 3 anni per iniziare il nuovo anno educativo. In primo piano, purtroppo, anche il fatto che l’Istituto comprensivo cittadino, secondo il Ministero della Pubblica Istruzione, è sottodimensionata, con meno di 400 studenti. Questo comporta che non è stato assegnato, nemmeno per questo anno scolastico, un preside di ruolo, ma un reggente. Intanto a Fabriano procedono i lavori nelle scuole di ogni ordine e grado. In 8 plessi sono in corso interventi grazie alla variazione di bilancio approvata recentemente in consiglio comunale. Si lavora per la rimozione dell’amianto, la sostituzione degli infissi e parquet delle palestre senza dimenticare l’iter burocratico, post sisma, per la costruzione della nuova scuola primaria a Marischio attesa da più di 20 anni. Spesa complessiva degli interventi estivi nelle scuole 327 mila euro. Ci sono lavori di adeguamento delle norme di sicurezza e ampliamento dell’impianto antincendio presso l’asilo nido di via Ciampicali, quartiere Borgo; un nuovo impianto antincendio all’asilo nido Arcobaleno. Prevista anche la sistemazione dei marciapiedi della scuola Mazzini, via Fabbri, quartiere Borgo e della copertura della scuola e palestra Aldo Moro, quartiere Campo Sportivo. Sostituiti gli infissi nella scuola materna di Santa Maria. Al Borgo, intanto, gli operai di una ditta specializzata hanno smantellando il tetto in amianto della scuola Mazzini e sostituito i pannelli delle pareti della palestra che contenevano amianto.

Il Pd di Cerreto d’Esi – di Angelo Cola

Nei giorni scorsi abbiamo informato genitori e cittadini sul fatto che la scuola materna stia per perdere una sezione. A distanza di alcuni giorni e a ridosso della prima campanella, nessuno a Cerreto ha notizie in merito. Da parte del Comune nessuna informazione ufficiale, né ai cittadini né tanto meno ai genitori. Come partito chiediamo: in Comune stanno vagliando tutte le possibilità? Stanno tentando tutte le strade percorribili affinchè la sezione venga salvata? E’ innegabile come una soluzione sia molto difficile in termini di legge, senza contare che diverse famiglie se ne sono andate da Cerreto, visto il problema occupazionale. È altrettanto indiscutibile che anche a Cerreto, per gli stessi motivi, si fanno meno figli. Dunque, in prospettiva, la nostra scuola è sempre più a rischio. Ed è proprio qui che in un paese normale entra in campo il Comune, che dovrebbe attuare politiche scolastiche e sociali le quali, in maniera lungimirante, vadano a diminuire le problematiche relative al calo demografico. Nello specifico, vista la paventata chiusura della scuola di Albacina, perché il Comune di Cerreto non attua delle politiche attrattive verso questa frazione di Fabriano così vicina a noi? Perché non cerca di far venire questi numerosi bambini a Cerreto attuando dei forti sconti o decidendo di non far pagare loro la mensa e il pulmino? Qualcuno in Comune ci ha pensato? Sta lavorando a questa possibilità con cui si potrebbe scongiurare la perdita della sezione e si potrebbe garantire un aumento dei numeri per l’intero istituto complessivo? Disponiamo di una scuola e di un corpo docente che ha dimostrato capacità e professionalità, prova ne sono i progetti attuati e messi in cantiere. Una didattica quindi all’altezza e attrattiva: quello che manca è il contorno e non può essere la scuola a fornirle ma il Comune. Queste sono le nostre proposte. Dal Comune solo silenzio e disinteresse verso il destino della scuola e dei nostri figli.