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Museo della Carta di Fabriano, più di 52mila visitatori nel 2024

Fabriano – Il 2024 si è chiuso con un’affluenza da record per il Museo della Carta e della Filigrana sito in via Largo fratelli Spacca, a due passi dai Giardini Regina Margherita. La struttura, infatti, ha raggiunto quota 52.439 biglietti staccati nei dodici mesi dell’anno da poco concluso. Adesso l’Amministrazione comunale sta ricercando operatori specializzati per la carta fatta a mano proprio per lo storico museo fabrianese. Il 31 gennaio scade il contratto che disciplina il servizio in questione. A commentare il risultato raggiunto dal Museo della Carta è la sindaca, Daniela Ghergo. «Il Museo della Carta nel 2024 ha avuto un exploit di visitatori superando la quota delle 50mila e salendo a 52.439. Questo dimostra le grandi potenzialità del nostro Museo e premia la scelta dell’Amministrazione di potenziarne le risorse. Dobbiamo avere la consapevolezza – rimarca la prima cittadina – di quanto il nostro Museo della Carta rappresenti una eccellenza che dobbiamo promuovere e valorizzare come merita, rappresentando parte della nostra storia e della storia culturale europea». La struttura ha lavorato bene durante il periodo natalizio e adesso ci si prepara al prossimo arrivo dei viaggi d’istruzione. Il Comune, nel frattempo, è alla ricerca di operatori specializzati per fare la carta a mano che rappresenta uno dei simboli della città. Il periodo richiesto nell’indagine di mercato va dal primo febbraio al 15 ottobre. Diversi i requisiti necessari: almeno 3 anni di comprovata esperienza nelle dimostrazioni della lavorazione della carta a mano secondo la tradizione fabrianese; esperienza triennale nell’organizzazione di laboratori didattici sulla produzione della carta; capacità di illustrare e coinvolgere il pubblico, dai turisti, agli studenti e fino agli studiosi, nelle tecniche artigianali medievali. Il termine per l’invio delle candidature è il 20 gennaio alle 11. Il servizio per tutti i giorni di apertura del museo, comprese le aperture continuative, sette su sette, previste già a marzo, aprile e maggio.

Marco Antonini