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SOLIDARIETÀ IN CAMMINO di STEFANO BALESTRA

Alcune pagine della nostra vita sono talmente belle e ricche di significato che valgono la pena di essere ripetute, magari a distanza anche di tempo, di anni. Soprattutto se l’esperienza è nata per una nobile causa, promuovere un’associazione benefica. Ma anche se serve a cementificare ulteriormente un’amicizia nata sul luogo di lavoro. Attori di questa storia sono i fabrianesi Sauro Verdini e il cerretese Riccardo Varesano, una volta colleghi alla Beko Europe di Melano, ora il primo in pensione da qualche mese e le rispettive consorti Roberta Ferretti e Giulia Torresi. Dopo l’esperienza della via di San Francesco dello scorso anno, i quattro camminatori si sono cimentati questa volta nel cammino dei Borghi Silenti, in un perfetto connubio tra natura, storia, paesaggi mozzafiato e sapori antichi. Sauro, Riccardo, Roberta e Giulia, zainetto in spalla, in cinque giorni hanno percorso 90 km del percorso ad anello, costellato da luoghi magici in cui il silenzio regna incontrastato, rotto dall’incedere uno dopo l’altro dei passi che sono una vera panacea per il corpo e per l’anima, da Tenaglie a Tenaglie un piccolo borgo vicino al lago di Corbara in Umbria, camminando su strade sterrate, sentieri in montagna. I quattro compagni di avventura, lungo il percorso immersi in una natura rigogliosa intatta, fatta di boschi di lecci e castagni, e una dozzina di borghi bellissimi e restaurati in cui si fondono natura, storia, sapori, in un silenzio rilassante, come dice il nome del cammino, che ti fa sentire sospeso nel tempo in un clima cameratesco. Ottima l’accoglienza degli abitanti dei paesini, la bella e calorosa ospitalità, così come il cibo, utile a ricaricare le pile delle fatiche quotidiane.
Cosa ti resta di quest’avventura? “Calarsi fisicamente e psicologicamente in eventi del genere – dice Sauro- ti permette di creare uno scambio e una connessione autentica anche oltre che con questi luoghi magnifici, anche con chi cammina al tuo fianco e mi ha permesso di avere rafforzato, grazie anche alla dimensione tranquilla, che ti permette di ritrovare pace e serenità dalla stressante vita quotidiana di oggigiorno”.
Ma forse la soddisfazione più grande per i nostri amici è stata quella di aver indossato durante tutto il percorso, la maglietta della fondazione “il sorriso di Teo” una fondazione creata in nome di Matteo, scomparso prematuramente, otto anni fà a soli 13 anni per un attacco di cuore. Un ente che oltre ad assistere i piccoli malati e promuovere e divulgare la cultura della prevenzione delle malattie cardiache ed i fondi che raccoglie vengono donati per acquistare defibrillatori da collocare in scuole, palestre e altre strutture.
Stefano Balestra