Fabriano Progressista: Il punto dopo il Comunale sulla Sanità

A quasi una settimana dal Consiglio Comunale aperto sulla sanità, è doveroso riflettere su quanto accaduto e soprattutto da quanto detto dal Sindaco con il suo discorso di apertura della seduta.
Le posizioni del Sindaco sono in forte contrapposizione con quanto fino a oggi affermato dal PD. Occorre anche riconoscere che la Giunta Acquaroli ha bloccato la realizzazione dell’Ospedale di Pesaro fortemente voluto da Ceriscioli e che il PD, neanche quello locale, ha mai né criticato né contrastato. Progetto che se fosse stato realizzato, non solo avrebbe derogato la legge che per il bacino della popolazione delle Marche avrebbe consentito solo l’ospedale di Torrette, ma avrebbe definitivamente svuotato tutti i presidi dell’entroterra, Fabriano compresa, e sarebbe costato al bilancio regionale in una operazione pubblico-privato circa 30 milioni di euro l’anno per 30 anni.

Anche il manifesto di convocazione del consiglio comunale è stato in netto contrasto con quanto unitariamente deciso dai gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione. L’intervento del Sindaco invece è stato fatto alle spalle della Conferenza dei capigruppo e della sua stessa maggioranza, disprezzando i normali rapporti istituzionali sia all’interno del Comune che all’esterno, sia nei confronti della Regione che degli altri Comuni del territorio, mettendo in imbarazzo la città e la classe medica.

Ci domandiamo come sia stato possibile invitare tutti i sindaci dell’area interna per poi non solo dimenticarsene nel titolo dell’evento, ma anche negando loro l’opportunità di intervenire. Coinvolgere i sindaci dell’area sarebbe utile al comune di Fabriano per raggiungere la popolazione necessaria atta a costituire una massa critica per pretendere i servizi che il territorio merita.

Amaramente, dobbiamo constatare come l’incertezza di questa azione amministrativa da un lato evochi l’area montana, quando le può far comodo, e dall’altro trasferisce i servizi pubblici in totale autonomia e senza alcun coordinamento con gli altri Comuni, al comune di Jesi.

Con il suo atteggiamento il Sindaco ha vanificato l’opportunità presentata dal Consiglio Comunale aperto sulla sanità per approfittare di un percorso proficuo per la città, senza doverosamente riconoscere che  questa giunta regionale a Fabriano è venuta e non ha mandato una foto cartonata come ha fatto l’esponente del Partito Democratico e allora Presidente Ceriscioli.

Una grande occasione perduta perché si è parlato di poco e di niente, perché oltre all’ospedale di primo livello già identificato nel Piano Sanitario Regionale e dalla riforma della sanità che effettivamente questa maggioranza ha messo in campo dal potenziamento di Pediatria, già nei fatti, che però il Sindaco evidentemente ignora. Il Consiglio comunale aperto non ha toccato nessuno dei veri nervi scoperti della Sanità regionale che sono quelli dei servizi territoriali, dei ritardi nella diagnostica, della mancanza di personale, delle liste d’attesa insostenibili e così via.

Non è stata ascoltata la voce del Comitato per l’Ospedale, né quanto detto dagli scout né è stata data alcuna risposta alle richieste dei Sindacati sul potenziamento della Casa di Comunità in via di completamento entro il 2024 e sull’integrazione del personale, né sono state date risposte alle domande dei medici del territorio.

Insomma, il Sindaco ha trasformato il Consiglio comunale aperto da quello che poteva essere una preziosa opportunità per la città, in un grossolano tentativo, fra l’altro mal riuscito, di una sediziosa e misera campagna elettorale e di basso livello.

Come si va avanti adesso?

Tocca alla politica provare a rimettere insieme i pezzi partendo dall’ultimo atto approvato all’unanimità da maggioranza e opposizione e invece snobbato dal Sindaco tanto da relegarlo in coda al Consiglio quando il presidente della Regione, gli assessori e i Consiglieri Regionali se ne erano già andati, come gran parte del pubblico. Occorre ripartire dal tavolo di lavoro tecnico sulla sanità che Fabriano Progressista aveva richiesto fin dai primi atti di questa amministrazione, insieme al tavolo sul lavoro, proposte entrambe approvate da tutte le forze politiche ma poi dimenticate dalla maggioranza salvo ripescarla quando necessario per spazzare un po’ della sozzura accumulata dal PD in cinque anni di privatizzazione e smantellamento della Sanità pubblica.

Ci resta solo un’amara constatazione: il Sindaco Ghergo nuoce gravemente la salute.

da Associazione Fabriano Progressista