Tre giorni dedicati alla Costituzione, il via questa sera a Fabriano

Fine settimana dedicato alla Costituzionale italiana a Fabriano, in occasione del 75° anniversario della sua entrata in vigore, con l’evento: “1948-2023 – La Costituzione e i suoi nemici: passato e futuro di una lotta quanto mai attuale”. Si inizia stasera, venerdì, alle 21 a Palazzo del Podestà con il filosofo Paolo Flores d’Arcais, Roberto Scarpinato, senatore ed ex Procuratore Generale della Corte di Appello di Palermo, per approfondire il tema dei nemici della Costituzione. Domani, sabato, alle 10 al Teatro Gentile ci sarà l’incontro con le scuole. Irena Grudzinska Gross, scrittrice, e Telmo Pievani, filosofo della biologia ed esperto di cambiamenti climatici e migrazioni, parleranno ai ragazzi rispettivamente sul ripudio della guerra e il conflitto in Ucraina e sul valore della scienza in relazione alla difesa dell’ambiente. Nel pomeriggio dalle 16 convegno a Palazzo del Podestà. Infine, domenica alle 18 la tragedia di Ustica sarà al centro dell’incontro a cui parteciperanno Giuliano Amato, ex presidente della Corte Costituzionale, e Daria Bonfietti, presidente dell’associazione parenti delle vittime della strage di Ustica. Alle ore 21,15 di domenica la manifestazione si concluderà al Teatro Gentile con la lettura scenica del giornalista Ezio Mauro dal titolo: “L’anno del fascismo. 1922, cronache della marcia su Roma”. Dichiara la sindaca, Daniela Ghergo: “Abbiamo promosso questo evento sul valore e l’attualità della Costituzione perché pensiamo che essa sia nata non solo per orientarci nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto nei momenti più difficili del nostro stare insieme, come cittadini italiani, europei e del mondo”. Saranno tre giorni che coinvolgeranno anche gli studenti. “Vogliamo porre all’attenzione i valori non negoziabili al di fuori dei quali rischiamo di smarrirci e di pagare un prezzo alto. Rivolgendoci in particolare ai giovani – conclude Ghergo – che guardano con apprensione al futuro e che nella Costituzione possono sicuramente trovare un punto di riferimento solido e duraturo”.

Marco Antonini