Evade dai domiciliari, ritrovato e arrestato dai poliziotti

Fabriano – Nei giorni scorsi i Poliziotti del Commissariato di P.S. di Fabriano traevano in arresto un sessantenne, cittadino italiano, per il reato di evasione.

Il racconto del Commissariato

L’uomo era stato condannato ad un lungo periodo di detenzione per svariati reati contro il patrimonio, commessi tra il 2010 e il 2014, e stava espiando la pena presso un istituto di cura. Nel tardo pomeriggio dello scorso venerdì il responsabile della struttura che aveva in cura l’uomo contattava il locale Commissariato di P.S. per segnalarne l’allontanamento. L’evaso godeva del beneficio di allontanamento dalla struttura per un paio di ore al giorno ma, alla scadenza dell’orario di rientro, non si era ripresentato in struttura. Il segnalante specificava che nella camera dell’evaso mancavano alcuni effetti personali per cui era possibile sospettare un arbitrario allontanamento definitivo.

I Poliziotti del Commissariato di Fabriano si attivavano immediatamente per ritrovare l’uomo tuttavia le prime ricerche, che coinvolgevano tre unità operative e che si protraevano fino a tarda notte, non davano immediatamente buoni risultati: venivano perlustrati tutti i locali ed esercizi commerciali del centro cittadino, la stazione ferroviaria e le fermate dei bus ma con esito negativo. Altro possibile nascondiglio dell’evaso poteva essere una vecchia abitazione occupata, in passato, da alcuni suoi familiari ma del ricercato nessuna traccia. Finalmente la svolta arrivava la mattina successiva, alle prime ore dell’alba, quando perveniva alla sala operativa del Commissariato di Fabriano la segnalazione da parte di un privato cittadino: il segnalante, che era a conoscenza dei precedenti e della condizione detentiva del ricercato e che era stato nottetempo coinvolto dai Poliziotti impegnati nelle ricerche, richiamata la sua attenzione da un soggetto particolarmente rassomigliante all’evaso, ne segnalava la sua presenza a questo Commissariato.

Gli agenti, recatisi immediatamente sul posto e verificata l’identità dell’uomo, lo dichiaravano in arresto conducendolo in questi uffici su disposizione dell’Autorità Giudiziaria ed in relazione alla misura cautelare sofferta che aveva violato, il condannato veniva ricollocato presso una struttura detentiva in attesa di una valutazione dei fatti più approfondita che potrà portare anche alla revisione del beneficio e conseguente traduzione in carcere per l’espiazione del restante periodo.