Cimitero Santa Maria, un altro 2 novembre con alcuni settori chiusi

Nemmeno quest’anno centinaia di famiglie potranno portare un fiore o dire una preghiera sulla tomba dei loro cari sepolti in alcuni settori critici del cimitero di Santa Maria, a Fabriano. Una situazione che va avanti da un anno e mezzo che ha portato diversi utenti a manifestare davanti al principale camposanto della città affiggendo volantini sul cancello chiuso dall’estate 2020. Intanto, in attesa di uno sblocco della situazione con l’avvio di urgenti lavori di manutenzione, prosegue la protesta di un gruppo di cittadini, alcuni dei quali avevano anche pensato di organizzare una fiaccolata. Angelo Costantini, ex assessore, nei giorni scorsi, ha presentato un esposto per chiedere l’accertamento delle autorità preposte sul reparto 8 del cimitero. “Ho alcuni parenti sepolti nel padiglione 8 del cimitero di Santa Maria. Sono oltre 18 mesi che non posso far loro visita. Avendo ricoperto il ruolo di amministratore, inizialmente non ho pressato, comprendendo che nella Pubblica Amministrazione ci sono dei tempi tecnici per intervenire. Ma non immaginavo di arrivare ad oggi con questa situazione che, sicuramente, non avrà una soluzione a breve” dichiara Costantini che ha presentato un esposto. “Mia madre ha 82 anni e non è concepibile e giusto che una persona di quell’età non possa andare a portare un fiore o pregare sulla tomba del marito e dei propri cari. E’ una situazione che grida vendetta e che mi ha spinto a procedere con un esposto contro il sindaco di Fabriano. Per me – dichiara – c’è un’interruzione di un pubblico servizio, in quanto non è permesso di accedere alla tomba del proprio caro, come suo diritto. Anche il tempo di attesa rende l’interruzione di questo pubblico servizio ancora più grave. Consideriamo che le opere necessarie per la riapertura del cimitero, per quanto di mia conoscenza, non sono state nemmeno inserite nel piano triennale delle opere pubbliche, atto amministrativo propedeutico alla possibilità di inserire fondi nei relativi capitoli di spesa”.

I settori che necessitano di intervento sono il 4, l’8 e il 9 dove ci sono stati cedimenti. “Il cimitero crolla ma Santarelli non molla” si legge in un volantino affisso al cancello, con vicino un lumino rosso. Ci sono utenti che chiedono le dimissioni del sindaco. “Ad agosto 2021 il primo cittadino con altri 9 consiglieri ha bocciato la mozione avente ad oggetto la richiesta di interventi edilizi urgenti nel cimitero” incalza Andrea Giombi, Fabriano Progressista. “In occasione della ricorrenza dei defunti, Fabriano mostra la sua immagine” commenta Olindo Stroppa, Forza Italia. Guerrino Lasconi, fabrianese, in una lettera indirizzata al sindaco, chiede “quando verrà avviato il lavoro, quanto durerà e se è stato redatto nuovo progetto di manutenzione.

Sulla vicenda interviene il sindaco, Gabriele Santarelli che dopo essersi scusato fa il punto. “Per decenni – dice – sono stati fatti interventi di maquillage ed ora l’incuria sta presentando il conto tutto insieme. Ci vorrà tempo per recuperare quanto non è stato fatto per anni. Sui cimiteri in tutto il territorio non ce n’è uno che abbia avuto le attenzioni necessarie nell’ultimo ventennio. Questa Amministrazione è stata la prima e unica a stanziare risorse per la manutenzione straordinaria dei cimiteri che soffrono terribilmente per uno stato di totale abbandono che dura ormai da decenni come si evince nelle relazioni del tecnico a cui abbiamo affidato la progettazione. A giugno del 2020 avevamo il progetto pronto per un importo pari a 146 mila euro per Santa Maria e 51 mila euro per quello di Serradica. A settembre del 2020 prima di riuscire ad avviare i lavori un forte temporale provocò ulteriore aggravamento della situazione nel cimitero di Santa Maria con altri crolli. Dalla relazione del progettista si apprende che “La struttura in tutto il suo complesso soffre dell’ammaloramento del calcestruzzo per carbonatazione con conseguente ossidazione delle armature ed espulsioni del copriferro con stati di degrado più o meno severi a seconda dell’esposizione dei singoli elementi all’acqua. Per quanto riguarda i solai nel cimitero di Santa Maria si riscontra un problema molto diffuso nei solai in latero-cemento di vecchia data, lo sfondellamento, cioè il distacco e successiva caduta della parte inferiore delle pignatte in laterizio.”. L’obiettivo rimane quello di affidare i lavori il prima possibile per consentire alle famiglie di prendersi cura dei loculi dei propri cari e poi programmare gli interventi anche negli altri cimiteri ma è necessario che si prenda atto che per recuperare tutto quanto non è stato fatto per decenni servirà tempo”.

Marco Antonini