“BASTA TAGLI ALLA SANITÀ: NON SIAMO CITTADINI DI SERIE B”

di Laboratorio Sociale Fabbri

Il nostro comprensorio e molti altri territori delle Marche stanno subendo da anni gli effetti disastrosi di scelte politiche scellerate a livello regionale riguardo la questione della sanità. A Fabriano assistiamo da tempo ad un progressivo smantellamento dei servizi socio-sanitari: chiusure del punto nascita e di pediatria, metà ospedale ancora inagibile a tre anni dal sisma con conseguente disagio dovuto all’accorpamento di vari reparti, problemi di personale e soprattutto una continua incertezza nei confronti del futuro densa di disservizi e possibili nuove chiusure di reparti. Siamo stanchi di essere considerati un territorio di serie B. Stanchi di sentirci dire che va tutto bene quando tastiamo quotidianamente con mano il tracollo dei servizi ospedalieri. Riteniamo che la sanità sia un diritto di ogni cittadino e che i servizi debbano essere garantiti a tutti in ugual misura a prescindere se si vive lungo la costa, nelle aree collinari o nell’entroterra montano. Essendo un diritto riteniamo che la sanità debba essere pubblica ed invece assistiamo ad un suo continuo ridimensionamento nell’ottica di tagliare le spese. Da una parte, l’obiettivo dell’attuale giunta regionale è quello di far entrare il privato a colmare lacune intenzionalmente prodotte, dall’altra, tutto si muove verso l’istituzione di ospedali provinciali che accentreranno funzioni e servizi impoverendo ulteriormente le aree marginali come la nostra. Rivendichiamo l’azione di ieri, 29/12, alla sede dell’Area Vasta 2 di Fabriano, sia come una libera espressione di protesta contro chi deprime i nostri territori ma soprattutto come atto di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza dei territori che stanno subendo simili politiche di tagli. Cagli, Urbino, Sassocorvaro, Fossombrone, Pergola, Fano, Sassoferrato, Fabriano, Cingoli, San Severino Marche, Amandola e Tolentino sono solo alcuni dei luoghi che hanno visto e/o vedranno nei prossimi periodi ridimensionamenti e peggioramenti dell’offerta garantita dai propri ospedali. Questa giornata è per noi l’inizio di una campagna politica sulla tematica della sanità e della tutela della salute. Una campagna che affermerà con forza, in vista delle prossime elezioni regionali, che i fabrianesi e i marchigiani in generale non voteranno chi taglia i servizi, apre le porte ai privati nella sanità e umilia costantemente il diritto ad avere prestazioni sanitarie adeguate e prossime ai luoghi di residenza. La sanità è un diritto e non può essere gestita come un’azienda.