SVINCOLO CAMPODIEGOLI, AL VIA I LAVORI DI ASFALTATURA

di Marco Antonini

Fabriano – Gli operai hanno iniziato i lavori di asfaltatura della tratta SS 76 tra Cancelli e Fossato di Vico. Questo vuol dire che, se non ci saranno ulteriori intoppi, entro qualche mese lo svincolo di Sassoferrato sarà nuovamente aperto. Da anni i pendolari attendono questa notizia perché attualmente chi proviene dall’Umbria è costretto ad arrivare a Fabriano Ovest e tornare indietro. Andare presso la zona industriale di Melano o a Sassoferrato – e quindi nel Pergolese e a Marotta – in questi mesi è diventato un’odissea e uno spreco di tempo e di benzina. “Se il cronoprogramma verrà rispettato – dicono i sindacalisti della Cgil – i lavori in questa tratta al confine tra le due regioni dovrebbero finire entro ottobre”. Intanto si naviga a vista sul completamento effettivo di tutta la tratta fabrianese della SS 76. “Ad Astaldi – riferiscono le parti sociali – chiederemo un incontro dopo il 9 settembre per avere conferme sul rispetto del cronoprogramma ed eventuali aggiornamenti sulle lavorazioni”. Dal rientro delle ferie, dopo Ferragosto, alcuni subappaltatori sono tornati in cantiere. Nemmeno 200 le unità in servizio tra Cancelli e Borgo Tufico, su due turni, mattina e pomeriggio. L’obiettivo è quello di chiedere un aumento di personale in cantiere per velocizzare i lavori. Sul piede di guerra il comitato cittadino “Indecente 76” che attacca: “Sono trascorsi quasi 5 mesi dalla visita ufficiale al cantiere di Borgo Tufico da parte del Presidente del Consiglio Conte, del ministro delle infrastrutture Toninelli e dei vertici di Anas e Quadrilatero spa. Nel cronoprogramma ufficializzato in quella sede – dice Paolo Paladini – veniva assicurato come primo obiettivo l’apertura del tratto Fossato di Vico-Cancelli entro il mese di luglio di quest’anno. A tutt’oggi non pervenuto. Ricordiamo che l’impegno solennemente assunto riguardava la completa apertura del tratto Fossato di Vico-Serra San Quirico, entro aprile 2020. Lasciamo valutare ai cittadini tutti e agli utenti che quotidianamente percorrono l’attuale tracciato, se gli impegni presi trovano effettivo riscontro nella realtà dei fatti”. Ancora da capire cosa succederà, nel frattempo, con i crediti, circa 40 milioni di euro, che le imprese attendono dallo Stato per i lavori già fatti. Ad ottobre sarebbero dovuti arrivare i primi pagamenti, ma con la caduta del Governo i tempi potrebbero allungarsi.