“QUALCUNO SI E’ MESSO IN MEZZO, L’INCARICO SI POTEVA DARE SENZA BANDO”

di Marco Antonini

“Si poteva affidare l’incarico di direttore artistico del Teatro Gentile anche senza bando”. Il maestro Ezio Maria Tisi interviene sulla questione il giorno dopo la presa di posizione del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, che se l’è presa con gli uffici, con la burocrazia e con se stesso “per non aver verificato ulteriormente prima di annunciare la nomina, un anno fa” e non risparmia critiche nemmeno alle precedenti giunte. Opposizione all’attacco per la “figuraccia dell’Amministrazione comunale che perde un professionista conosciuto e apprezzato non solo in Italia”.

Il maestro Tisi spiega che la presa di posizione del primo cittadino (leggi qui) “dimostra la serietà, la correttezza e l’onesta del sindaco, il quale si prende anche colpe che non ha. Lo ringrazio vivamente per aver confermato la realtà dei fatti, cosa che non mi era capitata certo con le precedenti amministrazioni. Santarelli – spiega Ezio Maria Tisi – nel volermi affidare l’incarico si era basato, dal punto di vista burocratico, al “Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi” che all’articolo 25 spiega che è possibile conferire incarichi senza procedura comparativa, nel caso in cui ci troviamo davanti a “prestazioni di natura tecnica, artistica o culturale non compatibili, in quanto strettamente connesse alle abilità del prestatore d’opera o a sue particolari interpretazioni o elaborazioni””.

Secondo Tisi, quindi, il sindaco, per una spesa complessiva di 4mila euro annui “aveva agito nel totale rispetto della legge come succede nella maggior parte di casi simili” nel nominare con incarico diretto un direttore artistico di teatro. “Ma a palazzo Chiavelli questa cosa non piaceva, più che altro per motivi personali nei miei confronti, avendo già avuto negli anni trascorsi diversi scontri con il sottoscritto. Quindi ci sono stati – dichiara Tisi – continui ritardi e ostacoli fino ad oggi, costringendo il sindaco a cambiare direzione con il bando di concorso che prevede anche un incarico della durata di tre anni, cosa che non permetterebbe una programmazione seria sia artistica che gestionale. Ringrazio la Giunta: sarò sempre disponibile – conclude – anche dall’esterno, alla salvaguardia e cura del nostro splendido teatro Gentile”.

Sulla vicenda interviene anche l’opposizione. Secondo il segretario del Partito Democratico di Fabriano, Francesco Ducoli “è un’altra opportunità persa: è la dimostrazione dell’incapacità del primo cittadino e della Giunta a gestire gli interessi della città. Santarelli – dichiara Ducoli – dice di aver sbagliato, ma questo non ci aiuta di fronte allo schiaffo internazionale che tutti abbiamo subito. È evidente che il pressappochismo di chi ha gestito la vicenda ha portato i suoi frutti: tante chiacchiere e poi il brusco risveglio. Voglio solo ricordare al Sindaco e all’assessore alla Cultura, Ilaria Venanzoni, che queste vicende mettono in imbarazzo una comunità intera: se non si sentono all’altezza si facciano da parte, Fabriano non può più sopportare tanta superficialità”. All’attacco anche Andrea Giombi, consigliere comunale Fabriano Progressista: “La questione evidenzia il grave pressapochismo della Giunta Santarelli, totalmente incapace di avere una visione per il futuro di Fabriano. Siamo vittime – dice – di un’Amministrazione persino incapace di spendere le risorse disponibili, come testimoniato dal rendiconto delle spese effettuate nel 2018 da poco approvato”.