LOCOMOTIVA FUORI DAI BINARI, L’APPELLO DI “PENDOLARIA”
di Marco Antonini
Jesi – Locomotiva di un treno merci in manovra fuori dai binari nella stazione di Jesi, la circolazione subisce pesanti rallentamenti. E’ accaduto ieri mattina alle 7,45. Ritardi, nei regionali, non superiori a 50 minuti. Il Frecciabianca che unisce Ravenna a Roma Termini, l’unico treno che tocca quattro regioni, Emilia Romagna, Marche, Umbria e Abruzzo, è arrivato nella Capitale con poco più di un’ora di ritardo. Sul posto, a Jesi, i tecnici Rfi per ripristinare la normale circolazione. Sulla linea Foligno-Falconara, dal pomeriggio, la situazione è tornata lentamente sotto controllo. Il mezzo in manovra uscito dai binari, già scollegato dai vagoni che trasportavano trattori, ha provocato un guasto alle apparecchiature che ha generato i rallentamenti. Sono in corso gli accertamenti sulle cause dell’episodio. Non ci sono stati danni alle persone. A complicare la situazione anche il maltempo con la prima neve della stagione che ha imbiancato le montagne dell’entroterra. Da tempo i pendolari chiedono maggiori investimenti lungo la tratta regionale che collega Ancona a Foligno e a Roma passando per Fabriano.
Anche il recente Rapporto annuale di Legambiente ha descritto la situazione del trasporto ferroviario locale. Ci sono pochi investimenti sulla mobilità su rotaia e ancora troppi pochi treni. Nelle Marche si contano 80 treni la cui età media è di 14,5 anni, per un totale di 154 corse giornaliere. Nonostante dal 2015 l’età media dei treni sia scesa (-4,8), il 28,8% del materiale rotabile supera i 15 anni, età in cui i treni cominciano ad avere problemi sempre più rilevanti di gestione e manutenzione. Tra le opere prioritarie per i pendolari inserite nel Rapporto, c’è il raddoppio della tratta Albacina-Castelplanio, che costituisce parte integrante della linea Orte-Falconara, quasi interamente ad un solo binario. Il raddoppio della tratta rappresenterebbe un’alternativa al traffico stradale tra Roma e le Marche, la Romagna ed il Veneto, andando ad interessare un bacino di utenza di 50mila passeggeri. Il costo dell’intervento sarebbe di 593,1 milioni di euro (di cui 20 milioni per nuovo materiale rotabile), ma ad oggi, risultano disponibili appena 2 milioni.
Maltempo
Festa di Santa Lucia, ieri 13 dicembre, con la prima coltre bianca nel Fabrianese. La patrona degli operai ha portato alcuni centimetri di neve in collina, circa quindici a Poggio San Romualdo e Monte Cucco. Situazione sotto controllo, invece, a Fabriano dove sono stati imbiancati, per tutta la mattinata, prati e tetti delle abitazioni. Dopo diversi giorni con la colonnina di mercurio scesa anche a meno sei gradi, ieri, nella giornata dedicata alla storica fiera che si svolge, da sempre, in prossimità del Museo della Carta, è arrivata la prima neve. Operai comunali pronti ad entrare. Disagi lungo la strada statale 76 e a Fabriano. Un camionista polacco è rimasto bloccato con il suo mezzo pesante in via del Lazzaretto; un altro, invece, proveniente dalla Serbia, è rimasto in panne lungo la salita “delle Serre” tra Fabriano e Cerreto d’Esi. Una Clio, condotta da una 32enne, si è rovesciata su un fianco in via Serraloggia: illesa la conducente.