SESSO IN CAMBIO DELLA DROGA, UNA DENUNCIA A FABRIANO
Sesso e droga. La cocaina è stata venduta senza denaro con un pagamento ‘in natura’. Si, droga in cambio di prestazioni sessuali. Protagonista un operaio di 27 anni originario della Tunisia e residente a Fabriano che è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio. A scoprire il giro a luci rosse sono stati i carabinieri della compagnia impegnati. Da alcuni giorni i carabinieri avevano notato strani movimenti vicino alla casa dell’uomo e ieri è scattato il blitz. In cantina sono stati rinvenuti 13 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e altri strumenti utili al confezionamento della polvere bianca. Dal sequestro del cellulare del giovane, poi, le indagini hanno preso un’altra piega e si è potuto conoscere il giro vero e proprio della droga che è stata così venduta anche a chi non aveva disponibilità economica. Nel telefonino, infatti, sono stati trovati molti contatti e messaggi espliciti. Con i maschi è sempre nata una trattativa di vendita vera e propria della droga, con le femmine, invece, la conversazione ha preso una piega diversa. La cocaina veniva fornita in cambio di prestazioni sessuali. Un modo per riuscire a guadagnare anche con quelle persone che, senza credito, non volevano fare a meno della sostanza stupefacente. Un campanello d’allarme che testimonia cosa è capace di fare una persona pur di avere la propria dose di cocaina. Una giovane della città è stata già sentita dai carabinieri e ha confermato la modalità con cui il 27enne ha proposto droga in cambio di sesso facile. L’indagine dei militari proseguirà, nei prossimi giorni, con la convocazione in caserma di altre assuntrici i cui nomi sono stati trovati nella rubrica del cellulare dell’uomo.
Rifiuti pericolosi, l’operazione dei Forestali
Nei giorni scorsi l’Arpam di Ancona, a seguito di analisi, ha confermato la natura pericolosa dei rifiuti sequestrati nel mese di dicembre 2016 dalla Stazione Carabinieri Forestali di Jesi- San Marcello, congiuntamente a personale tecnico con funzioni ambientali della Provincia di Ancona, in un area posta in prossimità di un’azienda di costruzioni sita nel comune di San Paolo di Jesi. Il sequestro del cumulo di rifiuti contenente anche materiale plastico, rifiuti da demolizione, ferro, acciaio e legno, eseguito di iniziativa dai militari, è stato già convalidato dalla Procura della Repubblica di Ancona nella persona del Sostituto Procuratore Dr.ssa Serena Bizzarri che dirige le indagini. La conferma della presenza di fibre di amianto nell’area sequestrata, ha avvalorato quanto già ipotizzato dai militari, i quali hanno prontamente delimitato l’area contaminata, dislocata nel complesso industriale in località Scappia del Comune di San Paolo di Jesi, anche al fine di tutelare la salute delle numerose persone che frequentano l’area, impedendo così ulteriori futuri ed eventuali depositi di rifiuti. Il responsabile legale della società proprietaria del terreno è stato denunciato per il reato di deposito incontrollato di rifiuti pericolosi, previsto dall’articolo 192 comma 1 del D.Lgs. 152/2006 per il quale sono comminate sanzioni con pene massime dell’ammenda fino ad euro 26.000 e dell’arresto fino a due anni. (CS)