ARCIONI (M5S): ‘NO AL NUOVO SUPERMERCATO IN VIA DANTE’

M5S Arcioni risponde al quesito di Cna e Confartigianato: ‘E’ necessario realizzare un nuovo supermercato alimentare lungo via Dante?’

Serrande abbassate, non è una questione di orario, giorno o stagione, sono abbassate perché il proprietario non ce la fa più, time out, addio, è stato bello finché possibile. Un allarme che sbaglieremo a considerare affare dei commercianti. I negozi, soprattutto le piccole botteghe, fanno parte del panorama e dell’identità delle nostre città. Senza le insegne illuminate, senza le vetrine che ci distraggono e ci accompagnano, si spengono le luci e anche la vita delle strade, che diventano semplici luoghi di passaggio. Non solo: i negozi sono un presidio che assicura la cura e la pulizia delle vie. Sono, soprattutto, un fondamentale luogo di incontro, per parlare, scambiare non solo merci, ma anche notizie sulla vita di quartiere e dei suoi abitanti. Sono un conforto, una compagnia per chi vive in solitudine. Senza che nessuno dei nostri amministratori se ne preoccupi e tantomeno il primo cittadino, sta diventando la città di cinesi, compro oro, slot machine, kebab e ipermercati lontani dal cuore della città. Siamo convinti che il commercio locale di prossimità dovrebbe sensatamente riguadagnare maggiore spazio nei confronti del gigantismo dei centri commerciali – che spostano l’offerta dal centro abitato per collocarla spesso ai margini e confinarla in un luogo distante – onde venire incontro alle esigenze di fasce di popolazione più anziane, limitate nella loro capacità di mobilità territoriale. Per di più, oltre ai dati di comodità dell’acquisto e di struttura della famiglia, un ulteriore aspetto di rilevanza sociologica che induce alla rivalutazione delle piccole superfici, integrate nel tessuto cittadino, a pochi passi dalla propria abitazione, è costituito dalla vicinanza non solo geografica ma sociale. Il punto di forza rappresentato dalla possibilità da parte dei consumatori di stabilire relazioni non impersonali con la proprietà e con il resto dei lavoratori non deve essere sottovalutato nella considerazione delle potenzialità di ripresa del format di vicinato. Nelle scelte di acquisto il fattore prossimità dovrebbe mantenere grande valore malgrado le sentenze di morte prematura pronunciate frettolosamente da qualche analista e nonostante gli enti locali, come succede anche a Fabriano, stendano sempre di più tappeti rossi all’insediamento di grandi superfici di vendita.In questo particolare momento economico con le conseguenti difficoltà del commercio di vicinato, risulta estremamente importante la continua verifica delle pari condizioni di mercato degli operatori ed in particolare che, come sempre succede, sono sempre di più i casi che su territori martoriati dalla crisi come il nostro, vengano ad “investire” operatori che poi a fine giornata fanno volare gli incassi fuori dal nostro territorio con ricadute, per l’economia locale, pari allo zero. Quindi voglio rispondere a CNA e Confartigianato che no, non c’è bisogno di un nuovo supermercato a Fabriano soprattutto, come abbiamo segnalato noi del M5S, se l’amministrazione vuole fare questa operazione con procedure non ammesse dalla legge, ed è per questo che nella giornata di ieri abbiamo recapitato al Dirigente Responsabile, che ha espresso parere favorevole alla procedura, ed a tutti i Consiglieri Comunali che dovranno oggi in Consiglio Comunale votare l’atto, l’invito al primo di ritirare il parere favorevole di regolarità tecnica, mentre ai secondi la diffida ad esprimere parere favorevole sull’atto. Trattandosi infatti l’area in questione di un’area inquinata e da bonificare abbiamo espresso i seguenti rilievi:

  1. è essenziale che il piano di caratterizzazione sia esteso a tutta l’area di circa 5.400 metri quadri identificata nei documenti come “area 1”;
  2. allo stato attuale non sono rispettate le indicazioni contenute nel DO.ST. che prevedono il soddisfacimento di principi di sostenibilità e progettualità integrate volte all’equilibrio ecologico e al confort ambientale;
  3. l’amministrazione comunale non può impegnarsi a procedere con una variante urbanistica essendo questa subordinata e intimamente legata agli esiti finali della procedura di bonifica, che non sono a priori valutabili;
  4. l’approvazione della variante urbanistica è elemento base nella proposta dell’accordo procedimentale.

Abbiamo inoltre segnalato che nel caso in cui permanga il parere favorevole all’approvazione della proposta in oggetto ci riserveremo, al fine di tutelare l’interesse pubblico, di rivolgersi alle autorità giudiziarie competenti.

CS del M5S Fabriano