SCIOPERO WHIRLPOOL, LANDINI: ‘NESSUNA FIRMA SENZA COINVOLGIMENTO LAVORATORI’

E’ cominciato alle 11 lo sciopero di tre ore degli operai e impiegati Indesit di Fabriano contro il piano di ristrutturazione annunciato dalla Whirlpool, che prevede 2.060 esuberi, di cui circa 500 nel territorio, e la chiusura dell’impianto di Albacina. Fiom, Fim e Uilm hanno dato vita a un presidio davanti alla sede centrale di Indesit. Arrivato anche il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini.

”Non si firma nulla senza il coinvolgimento di tutti, e di tutti i lavoratori. Whirlpool – ha detto – deve mettere sul tavolo tutto quello che vuole fare. La chiusura di None e Carinaro va rigettata. Di fronte a 500 mln di investimenti vogliamo capire quale piano c’è. Non si può dire investo qui e licenzio dall’altra parte”. Landini è venuto a Fabriano per sostenere lo sciopero unitario di tre ore proclamato dalle Rsu di Fim, Fiom e Uilm degli stabilimenti di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Indesit. “Dobbiamo approfondire e fare una verifica a tutto campo su come si svolgeranno gli investimenti su ricerca e sviluppo. È’ una partita difficile, complessa ma ancora aperta. Vedo la necessità di non lasciare all’azienda – ha detto Landini – la possibilità di trattare direttamente territorialmente. Whirlpool deve trattare complessivamente tutti i temi, in modo da dare il giusto tono e livello a tutta la trattativa”. Secondo il leader della Fiom ”lotta e trattative devono andare di pari passo. Non voglio trovarmi davanti a situazioni di separazione tra gli stabilimenti. Nessuno deve fare il furbo. Se saremo convocati ci presenteremo con l’impegno che non si firma nulla senza il coinvolgimento di tutti e di tutti i lavoratori”. (Ansa)