SVEGLIA FABRIANESI DOMANI IN PIAZZA CONTRO NUOVO REGOLAMENTO. Di Davide Muratori
Quando i termini ricorrenti che si sentono pronunciare all’interno di una amministrazione sono repressione educativa scatta un campanello d’allarme. negli ultimi tempi, troppo spesso, questa amministrazione si è contraddistinta per una concezione di democrazia piuttosto particolare, la democrazia impositiva e repressiva , e un palese esempio lo troviamo nell’emanazione del nuovo regolamento di polizia municipale che prevede, in alcuni suoi articoli, il divieto di circolazione all’interno dei giardini alle biciclette condotte da bambini over 6 anni e, in un altro articolo, il divieto di accedervi con animali da compagnia di qualsiasi taglie anche al guinzaglio. La cosa ancora più imbarazzante, per questa amministrazione, è che i divieti non sono attivi in tutti i giardini pubblici, solo ai giardini Regina Margherita e ai giardini della Pisana. In questo modo, oltre alla repressione, ci si aggiunge anche la ghettizzazione, la differenziazione di specie in base all’età anagrafica e il ragionamento che rimane da fare è il seguente: tu bambino che non hai 6 anni puoi giocare, andare in bicicletta, non avere intorno nessun tipo di animale, schiamazzare all’ombra dei giardini ombreggiati. Tu bambino che hai superato i 6 anni devi giocare, schiamazzare e passeggiare tra la caca dei cani, di proprietari maleducati, nei giardini dove l’ombra è minima e le fontanelle sono chiuse e le panchine tutte rotte, e andare in bicicletta sulle strade !!! A leggerla così, anche alla luce del nuovo titolo tanto osannato e decantato che hanno attribuito alla citta riconosciuta come “città creativa Unesco”, si capisce lo sforzo di creatività che deve aver sopportato l’assessore Paglialunga nel redigere tale regolamento. Ma le stranezze di questo regolamento non finiscono qui perchè è stato introdotto anche un articolo che vieta di discutere ad alta voce in mezzo alla strada, pena una multa che va redatta, a “discrezione del vigile”, su che basi non è dato sapere! Oppure il divieto per i giovani, ma anche meno giovani, di scambiarsi effusioni (baci) in luoghi frequentati da altre persone!! Oppure di poter brindare con il mitico flutte di cristallo, sostituito da un volgare bicchiere di plastica!! Che tristezza! Ma questa amministrazione si sta anche facendo notare per un modo piuttosto particolare di gestire i regolamenti impositivi cioè quei regolamenti che producono tasse. Caro sindaco, altrettanto vero è che questa amministrazione, a circa 12 giorni dal pagamento della TARI, non ha ancora provveduto a comunicare al cittadino a quanto ammonterà il balzello come non ha comunicato quali siano i criteri di calcolo utilizzati per stilare questi balzelli, perché pochi sanno, o si ricordano, che il regolamento IUC , che include TASI , IMU , TARI, è stato approvato in fretta e furia privo di ogni contenuto di calcolo e senza alcuna indicazione relativamente alle detrazioni da applicare. E allora sorge spontaneo un dubbio. I suddetti parametri non sono stati resi noti per impedire di verificare gli importi richiesti? E, quindi, portare il cittadino contribuente a pagare in fretta e furia perché le cartelle arriveranno all’ultimo momento? Vede sig. Tini, vicesindaco e assessore al bilancio, quando quella sera Katia Silvestrini le ha detto che il regolamento così come lo stavate approvando era un esperimento di macelleria sociale, perché portava persone a pagare tasse assurde mancando ogni tipo di detrazione, lei le ha riso in faccia e l’ha allontanata a malo modo. HA poi affermato, ed eravamo almeno in 7 ad ascoltarla, che lei l’assessore al bilancio lo fa per hobby, perché ha tanti lavori più importanti da fare. Bhe sig. Tini la informo che il suo hobby influisce direttamente sulle finanze dei cittadini e che un hobby vuole crearsi esiste la collezione di francobolli. Per questi motivi e per altri, abbiamo deciso, noi del comitato cittadini Sveglia Fabrianesi, di organizzare, per domani, sabato 5 luglio, prossimo un incontro dibattito con la cittadinanza perché non è più possibile accettare in silenzio e nell’ignoranza queste imposizioni dettate da queste motivazioni.