L’INTERVISTA AI GENITORI DEL CENTRO ‘OLTRE A RIVEDER LE STELLE’ SUI DISTURBI ALIMENTARI

Incontriamo i genitori del Centro “Oltre… a riveder le stelle” per un approfondimento sull’importante tematica dei disturbi del comportamento alimentare che colpiscono molti giovani anche nel nostro territorio.

Quali sono i disturbi del comportamento alimentare più frequenti e da quale età iniziano a manifestarsi? Tra i disturbi più diffusi l’anoressia, la bulimia, l’obesità, la vigoressia, drunkoressia, anoressia atletica l’ortoressia, ma anche altre sindromi ad esse correlate. L’anoressia e la bulimia colpiscono prevalentemente il sesso femminile e insorgono durante l’adolescenza anche se l’età di esordio della malattia si sta abbassando con sempre più casi nell’infanzia e nella pubertà.

Come ci si accorge di avere un figlio/a con disturbi alimentari? Quali sono i segnali di allarme? In fase iniziale spesso non ci si accorge tempestivamente, ma con uno sguardo attento ai propri figli si notano una diminuzione nell’assunzione di cibo, lo stesso cibo viene tagliuzzato nel piatto magari senza poi mangiarlo, aumento del consumo di acqua ai pasti per avere un senso di sazietà, caduta dei capelli, sensazione continua di freddo, aumento dell’attività fisica e nelle ragazza scomparsa del ciclo mestruale.

Cosa si nasconde dietro una patologia da disturbo alimentare? Tra i fattori predisponenti sicuramente profondi fattori psicologici di disagio. Anche fattori sociali come la promozione assillante dell’idea di magrezza nei mass media, la denigrazione del sovrappeso e obesità ed il desiderio di identificarsi con i propri coetanei. Nel contesto familiare le figure genitoriali sono determinanti per la formazione di un comportamento non alterato nel rapporto con il cibo, così come la presenza di lutti o eventi di perdita nella famiglia, anche in epoche molto remote, maltrattamenti o traumi infantili. Anche un cattivo inserimento sociale con ripetute prese in giro da parte di coetanei possono avere un peso enorme nell’insorgere della malattia.

Cosa prova un genitore vedendo il proprio figlio/a trasformarsi giorno per giorno in “altro” da quello che era? Per le famiglie è un vero e proprio calvario: una meteora che cade addosso che provoca disagio, paure, sconvolgimento nella routine familiare. Si alternano sensi di colpa ed inadeguatezza ad un forte desiderio di rivolere i propri figli come erano prima. Noi genitori cerchiamo di combattere questo “mostro” che ci ha tolto il sorriso ma non la voglia di lottare insieme ai nostri figli.

Le famiglie si sentono affiancate dalle Istituzioni in questa battaglia? Purtroppo manca un’adeguata assistenza da parte delle strutture sanitarie della Regione. Non esiste una rete integrata, le attese sono lunghe e questa mancanza di tempestività ed efficienza nella risposta terapeutica provoca conseguenze pericolose per i pazienti. Di anoressia si muore ed una diagnosi precoce favorisce un’appropriata prevenzione della progressione della malattia.

Nella Regione Marche esistono centri ambulatoriali specializzati? I 4 centri ambulatoriali presenti nelle Marche e mappati nel sito del Ministero della Salute sono insufficienti per risolvere il problema dell’assistenza ai pazienti con DCA nella Regione.

Spesso le famiglie sono costrette a ricorrere a specialisti e strutture private:quali sono i costi da sostenere anche per la degenza in strutture fuori regione? Molte famiglie inizialmente ricorrono a psicoterapeuti per cercare di affrontare i problema..E’necessario che questi siano specializzati nei disturbi del comportamento alimentare: si arriva a spendere dai 50 agli 80 euro a seduta, senza contare poi la necessaria consulenza di un nutrizionista, con cadenza bisettimanale o mensile, con costi che si aggirano intorno agli 60-100 euro a seduta. Spesso molti di noi hanno dovuto ricominciare da capo, non avendo incontrato specialisti veramente competenti in materia, arrivando poi a ricoverare i figli in cliniche specialistiche per un minimo di un mese fino ad oltre un anno di degenza. Considerate che le cifre di ricovero giornaliere si aggirano intorno a 260 euro, quindi molto pesanti da sostenere da parte delle famiglie.

In quale ambito le Istituzioni devono intervenire con urgenza? E’ necessaria una legge regionale sui DCA, la costruzione di un centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura e prevenzione dei DCA, la partecipazione dei genitori ai tavoli di concertazione. Occorrono centri informativi e di ascolto per genitori e pazienti e campagne di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole condotte da esperti. Chiediamo alle Istituzioni di essere al nostro fianco e a quello dei nostri ragazzi oltre che la creazione di un Centro residenziale e a centri diurni per rispondere alle nostre esigenze.

A quale associazione deve rivolgersi una famiglia con un parente affetto da disturbo del comportamento alimentare? Possono contattare I genitori del Centro Oltre…a riveder le stelle, via Corridoni 11-60123 Ancona. La nostra email: igenitoridioltre@gmail.com il nostro blog: https://igenitoridioltre.wordpress.com o chiamare il numero 335-6293957

Gigliola Marinelli