UNITI PER DIRE NO ALL’IMPOVERIMENTO DELL’OSPEDALE PROFILI

Solo un centinaio di persone all’aula magna dell’Istituto Morea dove si è svolto il consiglio comunale aperto indetto dall’amministrazione comunale. Giù le mani dall’Ospedale Profili. Lo hanno detto in coro, ieri pomeriggio, i sindaci di Fabriano, Sassoferrato, Genga e Serra San Quirico, il consiglio comunale di Fabriano, il Vescovo Giancarlo Vecerrica e i fabrianesi che hanno partecipato alla seduta indetta per scongiurare la chiusura di Ostetricia e Ginecologia. I lavori hanno evidenziato tante criticità relative al piano di razionalizzazione dell’Asur che, due settimane fa, è stato presentato ai sindaci dell’area montana. Fabriano non perderebbe solo il punto nascita per un vincolo numerico assurdo ma anche altri servizi fondamentali in un territorio logisticamente complicato come quello a cavallo tra Marche e Umbria.

COSA PERDE FABRIANO

“E’ in atto – ha detto il Sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola – un grave impoverimento dell’Ospedale Profili con particolare riferimento alla soppressione del punto nascita. A questa si aggiungono la scomparsa dell’unità operativa complessa di pediatria, la trasformazione della unità operativa complessa di otorino in ambulatorio, la scomparsa della senologia, la mancata previsione dell’unità operativa semplice di endoscopia digestiva, il ridimensionamento del servizio trasporti in emergenza-urgenza del territorio montano della provincia di Ancona, la grave carenza del personale medico della cardiologia e la mancata riattivazione dei posti letto previsti per la medicina. Davanti a tutto questo non possiamo stare in silenzio. Dobbiamo combattere contro questa politica – ha concluso – messa in atto dal mio stesso partito in ambito regionale.”

SVEGLIA FABRIANESI

Anche il Comitato Sveglia Fabrianesi che ha raccolto più di 3 mila firme è pronto a dare battagli. “Basta – ha detto Davide Muratori – a questa cattiva politica che ascolta il partito e non il territorio.” Tutti concordi nel chiedere l’applicazione della direttiva del Ministero per la coesione territoriale del governo Monti, la strategia per la montagna e per le aree interne, con la quale si fissano i criteri per la salvaguardia dei servizi per i territori svantaggiati che permetterebbe al Profili di resistere contro la politica dei tagli.

IL PUNTO DEI DOTTORI DEL REPARTO

I dottori Lamanna e Arteconi e parte del personale erano presenti e lunedì incontreranno Luca Ceriscioli. “Siamo la struttura che pratica più parti naturali – ha sostenuto il primario di Ostetricia nel suo intervento – e meno cesarei. Abbiamo parto analgesia gratuito e con una unità in più potremmo fare anche il parto in acqua. Abbiamo lavorato sempre e bene, speriamo che prevalga il buonsenso.” Più duro il dottor Vinicio Arteconi. “Quando Fabriano produceva reddito la situazione era diversa. I cittadini dell’entroterra devono avere gli stessi diritti di quelli della costa.”

Peccato che hanno partecipato pochi cittadini a dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che da dietro una tastiera sono buoni tutti. A metterci la faccia un pò meno.

Marco Antonini