70° LIBERAZIONE FABRIANO, CAMPANE A FESTA. di Federico Uncini

70 anni dalla liberazione di Fabriano. Nella notte del 12 luglio i tedeschi abbandonarono completamente la città. Gli specialisti del genio minarono i ponti stradali e ferroviari , le turbine e i generatori delle centrali elettriche di Vetralla e Genga, mentre i soldati eseguivano saccheggi e devastazioni all’interno della città. Prima dell’alba del 13 luglio le pattuglie del SAS di Popsky arrivarono con le jeep sulla piazza principale di Fabriano. Verso le ore 7,00 in una Fabriano deserta iniziarono ad affluire i partigiani dei gruppi Lupo, Tigre, Profili , Tana e GAP che avevano impegnato i tedeschi mentre si accingevano alla ritirata. Nel frattempo il 12° Lancieri da Pioraco con jeep e autoblinde, guidati dal parroco d. Ermete Scattoloni, arrivarono a Fabriano verso le 10. E’ la liberazione della città. I partigiani con i fazzoletti rossi al collo avevano il compito di mantenere l’ordine nella piazza alta dove alla spicciolata arrivava la gente esaltante. La popolazione sfollata nelle campagne giungeva in città con tutti i mezzi. Auto di fortuna, biciclette, gente a piedi proseguivano in corteo verso il centro di Fabriano. Le campane delle chiese cittadine e delle frazioni suonavano ininterrottamente a festa e i suoni echeggiavano in tutta la conca della valle del Giano. I rappresentanti alleati, dei partigiani, del CNL presero possesso del Comune dove nel terrazzo che dava sulla piazza furono esposte le bandiere. Una giornata e una data da non dimenticare. 9 Luglio 1944. I tedeschi iniziano a ritirarsi dalla città di Fabriano e si dirigono principalmente verso Sassoferrato. Si posizionano con le artiglierie a Melano, Marischio, Varano e Campodiegoli. Vi furono episodi di violenze a Melano da parte dei tedeschi a danno della popolazione civile.

Ieri la commemorazione ufficiale a Fabriano alla presenza del Sindaco, del Vescovo e dei cittadini.

Federico Uncini