IL SINDACO LANCIA L’ALLARME SU DUE MUSEI

Fabriano – Numeri da record per i musei di Fabriano complice la mostra su Gentileschi e l’opera di Leonardo, la Madonna Benois.  Il sindaco, Gabriele Santarelli: “Il 2019 – dice – è stato un anno culturalmente importante per la nostra città. Sono stati tanti gli eventi di livello molto alto che hanno consentito di offrire una immagine della città vitale e attrattiva. I numeri da soli non dicono tutto ma sono comunque importanti. Già nel 2018 i dati degli ingressi ai musei e dei partecipanti ai laboratori avevano segnato un trend in aumento rispetto a quelli registrati negli anni pre sisma 2016. Nel 2019 sono stati stabiliti dei record di incassi e di ingressi sia per il Museo della Carta che per la Pinacoteca. Non mancheranno eventi – spiega – importanti anche nel 2020 con il ritorno della statua di Donatello completamente restaurata e il nuovo allestimento che sarà apprezzabile in primavera quando la struttura riaprirà dopo un necessario restyling. Tutto questo – conclude il primo cittadino – è possibile grazie al lavoro di chi opera nei due musei, dell’ufficio Cultura e dell’Assessorato guidato da Ilaria Venanzoni”.

Due musei a rischio chiusura 

Il sindaco evidenzia alcune criticità relative al museo dei Mestieri in Bicicletta (via Gioberti) e quello del Pianoforte Storico (via Mamiani). A rischio chiusura il museo dei Mestieri in Bicicletta, collezione di proprietà di Luciano Pellegrini, viaggia a quota 7mila visitatori l’anno. “I bilanci non sono rosei. Eravamo riusciti – dichiara Santarelli – a trovare soggetti interessati per la gestione. Ma alla fine, la cooperativa in questione – ho ricevuto anche diversi attacchi in quanto in passato ho collaborato con questa cooperativa (Natourlab) – non ha trovato l’accordo con il proprietario. Quindi resta a rischio chiusura. Gli incassi rispetto al pagamento dell’affitto alla Diocesi, che sarebbe anche sceso, e le spese di gestione, non sono coperte dagli incassi. Il rapporto con il proprietario non è facilissimo e, quindi, se non accade qualcosa di nuovo, entro un mese dovrebbe chiudere”. Pare non esserci, quindi, un gestore disposto ad andare avanti e tentare di offrire un qualcosa in più a chi arriva in città.

La seconda questione riguarda il museo del Pianoforte Storico e del Suono al San Benedetto, collezione di Claudio e Valerio Veneri. “Non riusciamo proprio a parlare con i proprietari se non tramite avvocati. Crediamo tanto nelle potenzialità di questo museo, volevamo prenderci la gestione, ma non sembrano esserci le possibilità. Una difficoltà nei rapporti importante, abbiamo saputo il giorno prima della loro partecipazione al festival Rossini di Pesaro e, sempre il giorno prima, quando sono rientrati. Questa la dice lunga sui rapporti attuali. L’immobile non è inagibile a causa del sisma, ma servono solo alcuni lavori di rifinitura. Da parte nostra c’è sempre stata apertura e volontà di dialogo, come dimostra l’attivazione dell’Art-bonus che abbiamo fatto su loro richiesta per il pianoforte storico che è nel Foyer del Teatro Gentile. Gli avevo lanciato anche l’idea di organizzare uno spettacolo con 4/5 pianoforti in tutti i teatri delle Marche per rendere visibile la collezione e farsi conoscere, oltre naturalmente attirare più turisti. Ma nulla”. Anche questo è quindi a rischio chiusura anche se l’obiettivo rimane quello di trovare un accordo per completare l’offerta turistica di Fabriano.

Marco Antonini