MANTENIMENTO GIUDICE DI PACE, UNA RIUNIONE CON GLI ALTRI COMUNI

di Marco Antonini

Fabriano – Mantenimento dell’ufficio del Giudice di pace a Fabriano. La giunta pronta a convocare incontro con gli altri comuni. Il sindaco Gabriele Santarelli, nei giorni scorsi, ha annunciato che tutti i comuni interessati – Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi e Serra San Quirico – si sono tirati indietro. E solo Fabriano si dovrà accollare il costo del servizio, per il 2019, di circa 135mila euro. Il primo a prendere posizione è stato il sindaco di Genga, Marco Filipponi, che si è dichiarato «stupefatto» da questa uscita pubblica di Santarelli e che stava ancora attendendo la convocazione di una riunione ad hoc per poter parlare della questione. Santarelli, intanto, conferma l’intenzione di convocare un incontro con i sindaci della zona per decidere come proseguire nei prossimi anni. “Aver fatto mancare il sostegno economico per l’anno 2019, anno nel quale le spese sono state particolarmente gravose – dice il sindaco di Fabriano – è stata una scelta dei rispettivi consigli comunali che ritengo potesse essere modificata con l’insediamento delle nuove Giunte. Così non è stato e ne ho semplicemente preso atto facendo notare che se chiediamo agli enti superiori di mantenere i servizi nell’entroterra dovremmo per primi garantire quelli che dipendono da noi”. Il comune di Fabriano per tamponare la situazione, quest’anno, ha dovuto spostare un dipendente dal settore della Polizia locale per poter garantire personale sufficiente al Giudice di pace in attesa di concorso. Dopo la disponibilità del Comune di Genga è arrivata quella di Sassoferrato. Esprime disappunto il sindaco, Maurizio Greci.

Sassoferrato 

“A seguito dalla nota ufficiale del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, diramata su fonti pubbliche che puntualizza il comportamento delle Amministrazioni comunali del comprensorio a proposito del mantenimento dell’importante servizio del Giudice di Pace a Fabriano, che avevano tutte deliberato per il non sostegno economico costringendo Fabriano a sobbarcarsi di tutto l’onere dei costi pur di non perdere questo servizio, Sassoferrato si sente in dovere di ribattere. Il sindaco di Sassoferrato Ing. Maurizio Greci ritiene opportuno precisare: “non posso non esprimere il disappunto per il fatto che il comune di Sassoferrato è stato chiamato in causa, insieme a Genga, Serra San Quirico e Cerreto D’Esi, per la decisione che la precedente amministrazione aveva comunicato in data 28 settembre 2018 che non intendeva più aderire al mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace a decorrere dal 1° gennaio 2019, adducendo motivazioni economiche, per i continui aumenti dei costi mai giustificati e il reiterato non rispetto dell’art. 5 della convenzione allora in essere. Eravamo in attesa di essere contattati dal Sindaco di Fabriano che aveva comunicato la decisione di convocare a breve un incontro per discutere sui punti di contestazione, ma la convocazione non è mai stata ricevuta da nessuno dei Comuni interessati dalla convenzione. Fermo restando, continua Greci, la volontà dell’Amministrazione comunale di Sassoferrato di intraprendere in sinergia con l’intero territorio, azioni ed iniziative a favore dei cittadini, apprendo con piacere dalle successive note di Santarelli la volontà di organizzare l’incontro annunciato. Auspico quindi di essere convocato al più presto, riconducendo la gestione della vicenda negli ambiti propri istituzionali, magari evitando inutili esternazioni sui canali social, in modo da poter valutare su basi concrete la possibilità di una collaborazione da sempre cercata e garantita dall’amministrazione sentinate”. Così, in una nota, il sindaco di Sassoferrato.