VIA LE AUTO DALLA FONTANA STURINALTO, DA OGGI DIECI POSTI IN MENO

Centro storico con meno auto parcheggiate. Da oggi sono soppressi 10 parcheggi regolamentati a disco orario in piazza del Comune a Fabriano. Restano solo quelli a pagamento che si trovano in prossimità dei due bar del Corso. Una decisione apprezzata da tutti coloro – e sono tanti – che da anni chiedono la pedonalizzazione h 24 del centro della città della carta, non solo, quindi, nei giorni festivi. La Giunta Santarelli, nei giorni scorsi, ha deciso di togliere alcuni parcheggi in piazza del Comune. Nello specifico si tratta dei quattro stalli davanti il portone di ingresso di Palazzo Chiavelli, attualmente inagibile a causa del terremoto del 2016. In più, non si potrà parcheggiare nei due stalli laterali alla scalinata di Palazzo del Podestà e nei quattro posti situati all’inizio della salita che conduce in Cattedrale, largo Bartolo da Sassoferrato. Complessivamente sono dieci i parcheggi in meno in piazza del Comune. Da oggi, quindi, sono 34, tutti a pagamento, i parcheggi disponibili nel cuore della città. Nelle vicinanze, per lasciare la macchina ci sono sempre i due grandi parcheggi di piazza Garibaldi e di via Cappuccini. L’ordinanza è stata firmata dal comandante della Polizia locale di Fabriano, Cataldo Strippoli. Per chi non rispetterà quanto in vigore da oggi è prevista una multa e la rimozione forzata del mezzo eventualmente parcheggiato in divieto di sosta. «Abbiamo messo il divieto di sosta nelle aree subito adiacenti alla Fontana Sturinalto – ha commentato il sindaco, Gabriele Santarelli. – Credo fossimo l’ultimo Comune a consentire la sosta libera intorno al monumento simbolo della città». Novità sono in arrivo proprio per la fontana che tanti turisti fotografano appena arrivano in centro a Fabriano. «Abbiamo stanziato 70 mila euro per i lavori di restauro conservativo della fontana Sturinalto» ha annunciato il primo cittadino. Un intervento atteso da molti anni. L’ultimo restauro è stato eseguito nel 1993 dalla Decorart di Verona, diretto dall’ingegner Giorgio Giorgetti, con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici, promosso e finanziato dalla Merloni Elettrodomestici Spa.