VIAGGIO NEL MONDO DELLA DISABILITA’ CON AMBITO 10 E ANFASS

Il 3 dicembre si è celebrata la Giornata Internazionale della Disabilità 2016, un appuntamento istituito nel 1981, in occasione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili, con lo scopo di promuovere una più diffusa ed approfondita conoscenza sui temi della disabilità e sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita allontanando ogni forma di discriminazione e di violenza. Ne parliamo con Lamberto Pellegrini, coordinatore dell’Ambito 10 del Comune di Fabriano che ci ha fornito importanti informazioni per la nostra inchiesta.

Lamberto, quante richieste e necessità da parte delle famiglie con disabili pervengono in ambito 10?Abbiamo anche dei numeri di soggetti che usufruiscono di questi servizi?

 Il territorio dell’Ambito Sociale n°10 che comprende i comuni di Fabriano, Cerreto d’Esi, Sassoferrato, Genga e Serra San Quirico di cui l’Unione Montana dell’Esino-Frasassi è l’ente capofila, pur nelle difficoltà economiche continua ad offrire un’articolata  rete di servizi a favore delle persone disabili che annualmente continuano ad arricchirsi di qualità, sia per l’impegno delle istituzioni (Regione, Comuni, Distretto Sanitario), sia per l’apporto importante dei soggetti del Terzo Settore (Cooperative Sociali e Associazioni di volontariato).

Il servizio di sostegno scolastico si rivolge ad alunni residenti nel territorio dell’ATS 10 frequentanti le scuole di ogni ordine e grado che si trovino in una condizione di handicap ed ha ad oggetto prestazioni educative socio-assistenziali aventi la finalità di garantire l’autonomia e la comunicazione personale, attraverso un operatore che svolge un’attività a supporto dell’organizzazione scolastica, con particolare riferimento al processo di integrazione dell’alunno disabile, all’interno della classe e della scuola, sulla base delle indicazioni contenute nel Piano Educativo Individuale. Numero dei soggetti che usufruiscono del servizio: 54.

Il servizio di educativa e assistenza domiciliare è costituito da prestazioni di natura educativa-assistenziale prestate a domicilio del soggetto disabile ed è finalizzato a sostenere e/o integrare la famiglia nell’adempimento dei suoi compiti, mediante attività specifiche finalizzate sia al recupero dell’autonomia che alla stimolazione del processo di integrazione sociale. Numero dei soggetti che usufruiscono del servizio: 69.

Centri Socio Educativi Riabilitativi (Un Mondo a Colori, Applica, Guazzabbuglio):sono strutture territoriali a ciclo diurno rivolti a soggetti in condizioni di disabilità con notevole compromissione delle autonomie funzionali ,che hanno adempiuto l’obbligo scolastico e per i quali non è prevedibile nel breve periodo un percorso di inserimento lavorativo o formativo. I Centri offrono prestazioni ed interventi di assistenza tutelare ed educativi riabilitativi. Numero di soggetti che usufruiscono dei servizi: 39.

Comunità Socio Educative Riabilitative – Nel territorio dell’Ats 10 sono operative 3 Comunità Residenziali, 2 a Fabriano e una a Serra San Quirico. Le Comunità sono strutture residenziali a carattere comunitario rivolte a persone maggiorenni in condizioni di disabilità. Sono strutture integrate con la rete dei servizi territoriali e garantiscono una soluzione residenziale sostitutiva e di sollievo alla famiglia quando quest’ultima viene meno o non è in grado di rispondere ai bisogni del proprio congiunto. Numero dei soggetti che usufruiscono dei servizi: 22.

Inserimenti lavorativi/Borse lavoro/Tirocini finalizzati all’inclusione sociale volti all’autonomia e alla riabilitazione dei soggetti disabili si propongono l’obiettivo di acquisizione di capacità  personale attraverso un confronto con le regole aziendali-lavorative e le relazioni sociali .Numero dei soggetti che usufruiscono del servizio: 75.

Parliamo dei  fondi a disposizione da investire per sostenere la disabilità, quali le carenze  e quali gli ambiti in cui è necessario provvedere con urgenza?

Gli interventi di educativa scolastica e domiciliare, i centri diurni e residenziali, i tirocini di inclusione sociale, gli interventi di sostegno familiare rappresentano una risposta importante ai bisogni delle famiglie anche se la richiesta sempre maggiore di servizi da parte degli operatori e degli utenti  ha comportato per alcuni comuni, una difficoltà a sostenere in maniera adeguata l’ampliamento dei servizi stessi. Il numero dei minori con disabilità e con disturbi dell’apprendimento è in costante aumento e  di conseguenza quindi il bisogno di servizi, di interventi di supporto familiare non sempre ricevono una risposta soddisfacente. Alla luce di questa situazione i Sindaci del territorio  si stanno adoperando per reperire risorse in conseguenza delle riduzioni di fondi subite in questi anni di spending review.Particolare importanza ha rivestito in ambito regionale la L.R18/96 che oltre a recepire la normativa nazionale  ha declinato le possibili opportunità per gli enti locali di accedere a finanziamenti regionali e/o europei a seguito dell’attivazione di servizi per le persone disabili.

Fondamentali risorse del nostro territorio sono l’associazionismo ed il volontariato. Come si coordinano per l’assistenza e l’aiuto ai disabili?

Le Associazioni di volontariato presenti nel territorio(Movimento per la Difesa dei Diritti degli Handicappati, l’ANFFAS “il Treno del Sole”, la Polisportiva disabili “Mirasole”) oltre ad essere un punto di riferimento importante per le famiglie assumendo un ruolo di advocacy sono un supporto qualificante nella progettazione e programmazione dei servizi che vengono erogati nell’Ambito Territoriale Sociale. Grazie al contributo delle Associazioni dei familiari delle persone disabili  si sono sviluppate nel corso degli anni azioni volte alla definizione di una cultura della disabilità con l’obiettivo  di coinvolgere l’intera comunità locale in un processo culturale di ampio respiro volto a favorire l’integrazione e l’inclusione sociale dei soggetti disabili.

PIETRANGELI (ANFASS): OBIETTIVO PARI OPPORTUNITA’

La parola alle famiglie con soggetti disabili. Abbiamo incontrato Giulio Pietrangeli, presidente di ANFASS Onlus Fabriano per fare il punto sulle reali esigenze che vivono quotidianamente combattendo senza sosta per la tutela dei diritti inviolabili dei loro familiari. Secondo Pietrangeli le  urgenze che sarebbero da garantire al momento sul nostro territorio e che sono emerse dal Convegno Internazionale Anffas Onlus “Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo: diritti umani e qualità della vita” che si è svolto il 2 e 3 Dicembre 2016 al Palacongressi di Rimini sono così riassunte:

Piena e concreta attuazione della Convezione Onu e quindi una maggiore attenzione alle politiche di INCLUSIONE e pari OPPORTUNITA’ con l’obbiettivo di promuovere la piena inclusione delle persone con Disabilità nella comunità globale.

Rendere praticabili i progetti di vita dei Disabili P.E.I. (Piano Educativo Individuale) i quali, una volta prospettato un numero di ore necessario per il sostegno, non vi sia facoltà da parte dell’amministrazione scolastica di modificare in alcun modo la misura del supporto, neanche in ragione di scarsità di risorse.

Qualità dell’inclusione scolastica che va garantita, non c’è scarsità di fondi che tenga. Basta con le assegnazioni provvisorie, che vanno a coprire alcuni posti di sostegno con docenti non specializzati. Basta con la ballata delle supplenze che annullano le relazioni faticosamente e delicatamente costruite mettendo in atto un groviglio di “turnover” che toglie senso ad ogni progetto concreto di inclusione scolastica.

Rimuovere le barriere architettoniche per creare una società inclusiva e accessibile a tutti. C’è ancora molto da lavorare in questo senso parliamo di barriere materiali strutturali e anche e soprattutto culturali. Purtroppo negli ultimi anni anche a causa della situazione di crisi Internazionale, queste barriere hanno assunto il nome di “vincoli di bilancio” o di “carenza di risorse”. Ma che sono in realtà principalmente frutto di problemi culturali e di approcci obsoleti e discriminatori nelle politiche di molti Paesi, tra cui l’Italia.

Inclusione lavorativa e promozione dell’occupabilità. E’ necessario promuovere l’inclusione sociale dei Disabili attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro.

Gigliola Marinelli