DENUNCIATO CACCIATORE DI FABRIANO PER OMESSA CUSTODIA ARMA DA FUOCO

Nei giorni scorsi i forestali della Stazione di Senigallia, con il supporto del Comando Stazione Forestale di Fabriano, hanno denunciato un cacciatore che aveva lasciato incustodito all’interno della propria autovettura, lasciata aperta, un fucile da caccia perfettamente funzionante. L’arma, riposta nel fodero, ma lasciata in vista sul sedile posteriore dell’autovettura è stata fin da subito notata dagli agenti, intervenuti per un controllo di routine, i quali hanno piantonato l’auto fino al ritorno del proprietario, un cacciatore residente in Comune di Fabriano, immediatamente controllato e denunciato per aver violato le norme sulla corretta custodia delle armi. Il servizio era stato organizzato per accertare il corretto svolgimento dell’attività venatoria nella località Campodiegoli di Fabriano, dove in questi giorni numerosissimi cacciatori si concentrano nelle zone di passo dell’avifauna per praticare la caccia ai migratori, trai quali tordi e colombacci. I controlli, organizzati lungo la strada che conduce al passo di Campodiegoli, hanno riguardato principalmente i cacciatori di rientro dalla giornata di caccia a bordo dei propri autoveicoli, ma anche persone in attività venatoria. Ad esito dei controlli è stato purtroppo riscontrato un elevato tasso di illegalità, con particolare riferimento alle norme inerenti la custodia/trasporto delle armi, le annotazioni obbligatorie sul tesserino regionale di caccia e sul Codice della Strada. Nel complesso, a fronte di 7 veicoli fermati, sono stati riscontrati 5 illeciti amministrativi, rispettivamente 3 per mancate annotazioni sul tesserino regionale, 1 per il trasporto dell’arma, 1 sul Codice della Strada, ad altrettanti cacciatori residenti nei comuni dell’Alta Vallesina. Intanto è stato convalidato dalla Procura della Repubblica di Ancona il sequestro del fucile del cacciatore denunciato per omessa custodia, il quale rischia le pesanti pene previste dall’articolo 20 della Legge 110/1975 che prevedono l’arresto fino a sei mesi. Il Corpo forestale dello Stato ribadisce, al fine di evitare i gravi incidenti che purtroppo ogni anno sono riconducibili alle attività venatorie, il rispetto di tutte le norme di custodia e trasporto delle armi da fuoco ed il rispetto delle distanze di tiro indicate dalle norme di settore.