Fortitudo Calcio, 75 anni di attività: A tu per tu con Gaetano Marinelli
Presenza, costanza e dedizione dimostrate concretamente verso tanti bambini e ragazzi che in diversi decenni si sono avvicinati al mondo del calcio locale. Parliamo di Gaetano Marinelli, figura storica del calcio cittadino, che abbiamo raggiunto per raccontarci dei tanti anni trascorsi sul campo, tra allenamenti e partite, in occasione del 75 anni della Fortitudo Calcio. Una storia, quella di Gaetano, ricca di aneddoti e anche di spunti di riflessione su come sia vissuto oggi il calcio tra i ragazzini rispetto alla gioventù che animava il famoso campetto del Collegio Gentile di tanti anni fa.
Gaetano, una grande passione per il calcio che ti ha visto crescere tantissimi giovani del territorio. Da quanti anni sei vicino a questo sport e alla formazione dei giovani talenti?
Il primo approccio con il calcio è derivato come tanti dai molteplici pomeriggi passati all’aperto dall’età di 10 anni, con instancabili partite di pallone, fino a quando a 17 anni nel chiostro di San Venanzo costituivo le prime squadre di calcio (mitiche Devils ed Antares) per la partecipazione allora al Torneo Cittadino, la Coppa Fratel Adriano Cavallari, categoria Allievi. Da qui nel 1973 venivo invitato dall’allora Direttore del Collegio Gentile, fr. Alessandro Brambilla, a collaborare con il settore giovanile della Unione Sportiva Fortitudo Fabrianese. Una sempre crescente passione mi portava poi a seguire le squadre giovanili ed addirittura la Prima Squadra (mi piace ricordare che la prima formazione Categoria Giovanissimi 13-14 anni) che partecipava al Campionato Ufficiale FIGC, era proprio la squadra della Devils (nati negli anni 1960-1961-1962). Dal 1973 ad oggi l’inesauribile passione verso questo mondo non veniva meno, ed oggi sto vivendo la mia 53^ stagione di tesseramento FIGC, con aggiunta negli ultimi anni con l’impegno come Delegato Regionale dell’Eps ACSI e quindi nel Consiglio Regionale CONI dal 2017.
Qual è il segreto per durare così a lungo e continuare ad appassionarsi ogni giorno al gioco del calcio?
Nessun segreto ma una grande passione e la consapevolezza di cercare di contribuire, tramite la partica dello sport, alla crescita dei ragazzi nel rispetto delle regole e della sincerità nei rapporti.
Tra i tanti giocatori che hai avuto modo di incontrare in questi anni chi ti è rimasto particolarmente nel cuore?
A questa domanda da cento milioni non è semplice rispondere, visto che porto nel cuore indistintamente tutti i ragazzi (ed anche ragazze per un certo periodo) che ho conosciuto e sto conoscendo (praticamente i nati dal 1957 in poi) e con molti dei quali ci rivediamo con la frequentazione dei figli al calcio. Se proprio devo essere “burocratico” non posso fare a meno di citare Sergio Spuri (classe 1962) che ha avuto la soddisfazione di giocare nei campionati professionistici (da non dimenticare lo scudetto con il Verona come 12°) e Simone Giacchetta (classe 1969) che da quando sedicenne (dopo l’iter giovanile a Fabriano) passava alla Civitanovese e da qui in una lunga carriera fra Serie A-B-C (cito Napoli, Taranto, Reggina, Torino etc.) fino a vivere le sue esperienze tuttora come Direttore Sportivo (attuale D.S. Cremonese in serie A). Non me ne vogliano tutti gli altri, ma non posso similmente non citare il gruppone dei nati dal 1969 al 1974, ragazzini che dai Pulcini fino in molti alla Prima Squadra, hanno lasciato vivi sentimenti nel mio cuore.
Quest’anno ricorrono i 75 anni dalla fondazione della Fortitudo Calcio. Quali ricordi indelebili di questa società e del mitico campetto del Collegio Gentile conservi?
Indubbiamente una vita passata nel Collegio Gentile, insieme alla miriade di Fratelli di Nostra Signora della Misericordia, specie in ambiente Fortitudo, non si possono dimenticare, dal campetto del Collegio (dove in tanti si ricordano del tombino in mezzo al campo e dell’ottovolante) alla S. Messa del sabato, dopo le riunioni pre partita delle varie categorie. Per questo, grazie alle insistenze di fr. Lodovico Albanesi, stiamo cercando di ricordare i 75 anni della Fortitudo Calcio, una esperienza di vita importantissima per tanti giovani fabrianesi e non (non dimentichiamo i tanti convittori del Collegio negli anni belli).
State organizzando una grande festa per l’occasione, come sarà il programma?
Il programma è in fase di definizione, in linea di massima inizieremo la mattina del 14 dicembre (giorno fissato per l’incontro), sin dalle ore 9,00 per proseguire con la S. Messa al Collegio, quindi la visita ai locali ancora Sedi, con la visione di foto, album fotografici, Coppe e…tanti aneddoti e ricordi, ed infine il canonico pranzo sociale. A tal fine, per consentirci una ottima organizzazione, rinnovo l’invito a giovani ed anziani, giocatori, allenatori, dirigenti e tifosi a dare conferma di partecipazione con la massima urgenza!!!
Come è cambiato il mondo del calcio del territorio in questi anni, soprattutto nel settore giovanile che tu hai sempre seguito con impegno?
Il mondo del calcio non è più quello eroico, adeguandosi negli ultimi anni alle varie mutazioni della società e fin troppo a crescenti motivazioni tecniche. Certo, nel mondo giovanile non ci sono più i ragazzini ruspanti, che non creavano difficoltà se si sbucciavano le ginocchia, la socialità va
forse diminuendo, specie fra i dirigenti, però andiamo avanti: la soddisfazione di vedere campi di calcio pieni di ragazzini è quanto di più bello si possa vedere.
Hai ricevuto tanti riconoscimenti e onorificenze, a significare un forte apprezzamento per il lavoro che hai svolto in tanti anni. Che bilancio puoi fare di questo tuo percorso nelle società con cui hai collaborato?
Le onorificenze sono cose che logicamente fanno piacere, dalla Benemerenza FIGC alle Stelle di Bronzo ed Argento del CONI Nazionale per meriti sportivi, ma le cose più belle sono i ricordi delle famiglie e dei ragazzi, che non vengono mai meno. Il mio percorso è stata una cosa estremamente positiva: ogni momento, ogni società, ogni rapporto in FIGC ed ACSI, hanno contribuito enormemente anche alla mia crescita, con aspetti positivi ed anche negativi.
Al momento quali squadre stai seguendo e quali attività in particolare?
Sono rientrato nella società Fabriano Cerreto Scuola Calcio Fortitudo, come collaboratore nella gestione sportiva, e qui sto cercando di mettere a disposizione quel poco/molto che ho imparato. Forse quello che mi manca di più è proprio il rapporto diretto con i ragazzi e le famiglie, il profumo del campo sportivo negli allenamenti e nelle partite, ma non ci sono problemi, l’importante è cercare di rendersi utili.
Dovessi sintetizzare in una frase cosa ha rappresentato per te vivere circondato da giovani e sostenerli in allenamento ed a bordo campo, cosa scriveresti?
Non è semplice dirlo, non finirò mai di ringraziare tutti coloro che mi hanno affiancato e mi stanno circondando: tanto è stato e si sta dando, tanto è stato e si sta ricevendo.
Gigliola Marinelli


