LE OPERE DI MARIO GIACOMELLI E SIMONE MASSI, A FABRIANO UNA MOSTRA DI RILIEVO NAZIONALE
Fabriano – È stata presentata questa mattina in conferenza stampa la mostra “Passaggi” in programma a Fabriano – zona Conce – dal 21 giugno al 19 ottobre 2025. Un progetto culturale di grande valore, che mette in dialogo le opere fotografiche di Mario Giacomelli con i disegni e le animazioni di Simone Massi, in un allestimento curato da Gianluigi Colin e Galliano Crinella.
Nell’anno del centenario della nascita di Mario Giacomelli, la città di Fabriano rende omaggio a uno dei più grandi fotografi del Novecento con una mostra che è molto più di un’esposizione: è un incontro profondo tra linguaggi visivi, sensibilità poetiche e appartenenze territoriali. “Passaggi” mette in relazione le fotografie iconiche di Giacomelli con i disegni intensi e visionari di Simone Massi, creando un dialogo che attraversa generazioni e tecniche, ma che converge nella medesima capacità di interrogare la realtà. Un confronto che nasce da radici comuni – la terra marchigiana, i suoi volti, i suoi silenzi – e si traduce in una narrazione potente, intima e universale, dove la memoria, la fragilità dell’esistenza e il desiderio di libertà si fanno immagini.
“Passaggi” non è solo una mostra, ma un giardino narrativo dove si incontrano sguardi, memorie e territori. È un invito a entrare in uno spazio senza confini, in cui il bianco e nero di Giacomelli e i tratti graffiati di Massi diventano strumenti di meditazione e conoscenza. In questo paesaggio espositivo sospeso tra tempo e spiritualità, si celebra la forza della visione artistica, la sua capacità di costruire legami, di evocare significati, di aprire spazi di riflessione. Un omaggio alla libertà espressiva, alla forza dell’immaginazione e al valore del pensiero come atto creativo e civile. Il Comune di Fabriano, promotore dell’iniziativa attraverso l’Assessorato alla Bellezza, esprime il proprio ringraziamento ai curatori della mostra, Gianluigi Colin e Galliano Crinella, ideatore e anima del progetto. Si ringraziano inoltre Fabio Biondi per il prezioso sostegno al progetto da Diatech Pharmacogenetics e il presidente del Consiglio Regionale Dino Latini per la collaborazione offerta nella realizzazione dell’iniziativa.
Dichiara l’assessore alla Bellezza Maura Nataloni: «La mostra “Passaggi” rappresenta un’occasione rara per la città: un confronto tra due artisti capaci di restituire il senso più profondo della nostra terra e della nostra identità. In un tempo in cui il linguaggio visivo ha spesso perso intensità, qui ritroviamo la forza del bianco e nero, del segno, della memoria. Un progetto che unisce passato e presente in una visione comune, e che ci ricorda quanto la cultura sia uno strumento essenziale di consapevolezza e trasformazione».
La mostra
In occasione del centenario della nascita del Maestro della fotografia del Novecento Mario Giacomelli, il Premio nazionale Gentile da Fabriano e l’Associazione Gentile Premio presentano a Zona Conce a Fabriano dal 21 giugno al 19 ottobre 2025 la mostra Passaggi Mario Giacomelli Simone Massi curata da Gianluigi Colin e Galliano Crinella: un inedito confronto tra il celebre fotografo e Simone Massi illustratore, autore, regista e maestro dell’animazione, entrambi marchigiani. Due linguaggi, lontani cronologicamente ma estremamente connessi nella rappresentazione della realtà, che svelano affinità elettive. La mostra, resa possibile dal contributo di Diatech Pharmacogenetic, realizzata in collaborazione con l’Archivio Mario Giacomelli, Carifac’Arte e Zona Conce e con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche e il Comune di Fabriano Città Creativa UNESCO, sarà l’unica esposizione nella regione Marche che durante l’estate e parte dell’autunno celebrerà Mario Giacomelli, artista a cui ha dato i natali e che nella sua opera ha raccontato costantemente il territorio marchigiano e le sue radici. Dino Latini, Presidente del Consiglio regionale delle Marche dichiara: «Quella che ci accingiamo a raccontare oggi è una mostra unica, non solo per il valore artistico dei due protagonisti, ma per ciò che rappresentano insieme: una sintesi profonda, poetica e potente del nostro territorio, della nostra storia e del nostro sguardo sul mondo. Oggi non inauguriamo ancora la mostra – quello sarà un appuntamento che vi invito sin d’ora a non perdere – ma ne anticipiamo lo spirito e il valore, consapevoli di quanto sia importante comunicare con forza e chiarezza le iniziative che portano cultura viva e profonda nel territorio.
“Passaggi” è molto più di un’esposizione fotografica e illustrata: è un dialogo tra due linguaggi, tra due epoche, tra due sensibilità che, pur così diverse per tecnica e contesto, sono mosse dallo stesso sentire. Il Consiglio regionale sostiene convintamente questa iniziativa perché crediamo che promuovere l’arte significhi anche custodire e far crescere l’identità culturale del nostro popolo». L’esposizione fabrianese però vuole essere un tentativo di dare una rappresentazione dell’opera di Giacomelli che va oltre il paesaggio e per questo è stata messa a confronto con le illustrazioni di Simone Massi (Pergola, 1970). In mostra 35 immagini di Mario Giacomelli e altrettanti disegni di Simone Massi che, come raccontano i curatori Gianluigi Colin e Galliano Crinella danno vita “come in un racconto di Borges, ad un ipotetico Giardino dei sentieri che si biforcano: un giardino stratificato, volutamente senza confini, un giardino indistinto e vorticoso che ci parla di colline con terrazze abitate da papaveri, temporali e sudore. Un giardino incantato chiamato Marche, che è anche metafora di un mondo senza tempo e carico di spiritualità. In questo prodigioso giardino due grandi artisti si parlano e costruiscono nuovi racconti, affascinanti labirinti e potenti memorie. Uniti da un valore fondante: lo stesso sentire di fronte alla fragilità dell’esistenza”. Mario Giacomelli, al quale nel 1997 fu conferito dal Sen. Prof. Carlo Bo il Premio nazionale Gentile da Fabriano alla sua prima edizione, è un fotografo conosciuto e celebrato a livello internazionale. Simone Massi è un artista che lavora per il cinema, considerato oggi uno dei principali autori di cortometraggi di animazione italiani nel mondo, vincitore di un “David di Donatello”, quattro “Nastri d’Argento” e un Premio “Ennio Flaiano”, oltre che autore della sigla di tre edizioni della “Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”. In mostra alcune immagini dalle serie più iconiche di Mario Giacomelli come “Storie di terra”, i seminaristi di “Io non ho mani che mi accarezzino il volto”, “La buona terra”, ma anche “Scanno” e “Lourdes”. Ad affiancarle i disegni a matita e pastelli di Simone Massi, che ritrae raschiando, quasi incidendo, la stessa terra, gli stessi volti e le stesse passioni.
Scrive Mario Giacomelli: “Prima di ogni scatto c’è uno scambio silenzioso fra oggetto e anima, c’è un accordo perché la realtà non esca come da una fotocopiatrice ma venga bloccata in un tempo senza tempo per sviluppare all’infinito la poesia dello sguardo che è per me forma e segno dell’inconscio”. Simone Massi sembra continuare il suo pensiero con queste parole: “Le mie animazioni raccontano cose solide, “pesanti”, persone immobili e salde, che hanno forti radici piantate nella terra. Eppure, sono anche aeree. Sono sospese e fluttuanti, come sogni, nuvole, richiami, prive di spazio e senza tempo, se non quello “eterno”, che scorre circolare sempre uguale”. Quelle di Mario Giacomelli e di Simone Massi sono due forme di creatività legate all’immagine in movimento, una proiezione quasi cinematografica insita nell’opera di Giacomelli, che si ritrova e si rivela in maniera evidente e potenziata nei disegni di Simone Massi. (cs)