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Beko, la nota del Circolo Fratelli d’Italia Fabriano

Le armi di distrazione di massa della sinistra
Oramai siamo abituati. Non possiamo esprimere nessuna opinione contraria a quella della sinistra che veniamo immediatamente tacciati delle peggiori nefandezze. Di solito, chi la pensa diversamente da loro o argomenta su errori da loro perpetrati nelle amministrazioni dove ancora governano, viene etichettato come “fascista” ed insultato e zittito arrivando anche all’uso della forza. La MEMORIA, citata dal prode Paladini, di sicuro è una loro grande mancanza, avvezzi come sono a manipolare ricordi e situazioni. Caro Paladini, anche noi abbiamo troppa stima dei nostri concittadini che, stai sereno, non hanno il paraocchi, pertanto dovresti spiegargli innanzitutto come mai, ad un articolo che parlava della pochezza del vostro agire politico, rispondi tirando in ballo niente meno che il caso Beko? Sarebbe stato idoneo e giusto argomentare sulla questione da noi sollevata invece di andare a divagare altrove. Ne prendiamo atto e cambiamo argomento: questione Beko. Abbiamo, come dicevamo prima, troppa stima dei nostri concittadini i quali ricorderanno sicuramente cosa accadde nel 2014. Se qualcuno lo avesse dimenticato basterebbe (Ah potenza di internet) fare una piccola ricerca e scoprire che il caso Beko ha radici un po’ più profonde in quanto tutto parte dalla cessione di Indesit alla Whirlpool, cessione che avvenne durante il governo di sinistra capitanato da Matteo Renzi che definì la cessione “un’operazione FANTASTICA” tanto che i lavoratori, disperati, gli scrissero una lettera chiedendo lumi. L’operazione fantastica, eseguita con il beneplacito del governo ci ha portato ai giorni nostri.
Ecco la MEMORIA del caso Beko. Sperando averti chiarito dei dubbi a riguardo, ritorniamo invece all’argomento che avevamo sollevato, ovvero la pochezza del vostro agire, sperando tu possa illuminarci: come mai il palazzetto è ancora un cumulo di macerie? Dove andrà ad allenarsi la ginnastica artistica con un palazzetto in cui ci piove dentro? (speriamo nella buona stagione); come mai anche quest’anno il bando dello chalet è andato deserto? Come mai in consiglio comunale c’è chi, tra i vostri accoliti, ha provato ad alzare le mani su persone più anziane cercando di scatenare una rissa? Ed in ultimo, ma non ultimo: come intendete affrontare la crisi territoriale del lavoro? Quali strumenti sta mettendo in atto il comune per rendere più appetibile questo territorio a chi vuole fare imprenditoria? Forse aumentando la tassazione?
Ci risponda caro Paladini o faccia rispondere la sua sindaca, non si riduca, a sprezzo del nome che porta, a paladino delle cause perse!

da Circolo FDI Fabriano