Truffe online, tre denunciati dal Commissariato di Fabriano. “Like” e trading online falsi
La Polizia di Stato di Fabriano ha denunciato alla Autorità Giudiziaria tre soggetti
per il reato di truffa online.
La nota
Il fatto di riferimento è avvenuto in danno di una 40enne fabrianese. Disoccupata,
nello scorso mese di marzo iniziava una intensa navigazione in internet alla ricerca
di un lavoro: si iscriveva così su una “chat” di un conosciuto social network che
proponeva diverse tipologie di rapporti lavorativi.
La fabrianese veniva agganciata con la proposta di ricevere qualche centesimo di
euro per ogni “like” cliccato a video musicali proposti da un diffusissimo social i cui
links le venivano inviati sia per posta elettronica che su app dello smartphone.
L’offerta, per quanto poco remunerativa, appariva innocua e, in ogni caso, ingenerava
l’aspettativa di migliori prospettive future.
In effetti, nel corso delle prime due settimane, la relazione lavorativa si svolgeva
come concordato: nel corso della giornata, la fabrianese riceveva molti links che la
conducevano a video musicali ai quali metteva un like. Il pagamento avveniva ogni
domenica con accredito, le prime due settimane, rispettivamente, di euro 9.81 e di
euro 13,11.
La relazione di fiducia instaurata con il profilo “datore di lavoro” evolveva quindi
con la proposta di aderire ad iniziative di “trading online”, rappresentate come
particolarmente remunerative anche con piccoli investimenti e per brevi periodi.
La fabrianese si convinceva a provare venendo quindi contattata da un “operatore”
che le proponeva un iniziale investimento di 100 euro. La somma veniva
effettivamente versata su un conto corrente italiano: dopo qualche giorno, alla
fabrianese perveniva una “schermata” dell’estratto del suo conto titoli dal quale
poteva verificare che la somma era lievitata a 138 euro.
Il facile guadagno ingolosiva la fabrianese che, convinta dal precedente operatore e
da uno nuovo che, nel frattempo, le si proponeva, procedeva a ripetuti bonifici verso
altri due iban italiani che venivano, dopo qualche giorno, seguiti dalla trasmissione
di “estratti conto” sempre più gonfi di guadagni. Terminati i pochi risparmi, la donna
convinceva addirittura un congiunto ed un amico a prestarle somme che venivano
fatte confluire, allo stesso modo, ai canali di investimento.
A fronte della prospettiva di un trading particolarmente vantaggioso, la fabrianese
effettuava un bonifico di euro 4.000: il giorno seguente, come al solito, le perveniva
l’estratto conto della posizione attuale così generosa che la spingeva a chiedere il
rientro dell’intera somma apparentemente “accumulata”.
Purtroppo, a quel punto, gli operatori scomparivano chiudendo ogni canale di
comunicazione con la malcapitata. Alla fine, il suo conto ammontava a complessivi
euro 16.500 euro circa a fronte di un versamento reale di circa 10.000 euro.
La donna si rivolgeva immediatamente al Commissariato della Polizia di Stato
cittadino i cui Ispettori, dopo averle raccolto la querela, procedevano
immediatamente al sequestro preventivo degli IBAN interessati dai bonifici della
fabrianese. Riuscivano così a “bloccare” la somma complessiva di euro 2.880:
l’attività esperita veniva convalidata dalla Autorità Giudiziaria e potrà essere, nelle
prossime settimane, restituita alla fabrianese.
Gli accertamenti finalizzati alla identificazione dei titolari degli IBAN utilizzati per
la commissione della truffa, conducevano a tre soggetti residenti nel nord Italia, tra
cui una donna, tutti con trascorsi, anche particolarmente recenti, per reati contro il
patrimonio realizzati in internet con le medesime modalità truffaldine.