Cartiere, i sindacati sollecitano ricollocazione definitive e non temporanee
Fabriano – Sindacati e Gruppo Fedrigoni si incontreranno nuovamente a Verona per il premio di produzione. Intanto si sollecita l’avvio del percorso di formazione per gli ex dipendenti Giano. Chieste ricollocazioni stabili e non temporanee con l’attenzione ai somministrati. E’ passata una settimana dall’ultimo incontro in Regione tra le parti sociali per affrontare il caso delle Cartiere di Fabriano. Dopo lo stop alla macchina F3 a dicembre e il recente caso del marchio concesso per la produzione di carta per fotocopie in Germania che ha visto un recente passo indietro da parte dell’azienda, i sindacati fanno il punto della situazione. Carlo Cimmino, Cgil: «Si va avanti sul ricollocamento del personale. I numeri sono parziali: è vero che solo 30 dipendenti sono in cassa integrazione, ma è altrettanto vero che una 50ina di persone sono ricollocate in maniera temporanea e se dovrebbe esserci un calo di commesse tornerebbero in cassa integrazione». Dalla Cisl, Alessandro Gay, conferma: «Dopo l’incontro con assessore regionale Aguzzi e Gruppo Fedrigoni dove abbiamo validato l’accordo per la formazione, proseguiamo con il monitoraggio. L’azienda sta proseguendo con le ricollocazioni, qualche contratto a termine è stato chiuso». Valerio Monti, Uil, spiega: «Sul premio di produzione abbiamo chiesto accordo triennale anche se l’azienda punta a chiuderlo annualmente. Stiamo aspettando di mettere in campo la formazione. Come Uiltemp stiamo cercando di tutelare i somministrati: la prossima settimana assemblee sia a Castelraimondo e Fabriano». Ugl, primo con tre delegati Rsu eletti recentemente: «Vogliamo essere il motore di un processo che coinvolga Ministeri, istituzioni, politica e impresa, per rilanciare Fabriano e la sua storica cartiera, simbolo di eccellenza del Made in Italy».
m.a.