News

“La presenza inquietante”, il romanzo grafico di Roberto Moschini. L’omaggio a Zona Conce

Fabriano – Una nuova esperienza di arte in uno spazio che all’arte è dedicato: la sala del complesso Zona Conce dove è presente la collezione Ruggeri – Mannucci. In questa splendida cornice si è svolta sabato 22 febbraio la lettura con proiezione integrale del romanzo grafico del 1976 “La presenza inquietante” di Roberto Moschini (1937-2023), artista fabrianese e cittadino del mondo che ci ha lasciati due anni fa in questo periodo. Aicha Djennane Moschini, amata consorte ed ora custode della conservazione e della diffusione dell’opera di Roberto Moschini, e con il prezioso ausilio di Cristiana Pandolfi e di Valeria Carnevali, ha dato voce al testo durante la proiezione sincronica di ogni tavola che compone il romanzo grafico concepito e pubblicato negli anni settanta a Bologna. Numeroso ed attento il pubblico presente in sala, che ha partecipato in maniera emotivamente coinvolta alla lettura, unendo al concentrato ascolto momenti di commossa memoria. “La presenza inquietante”, opera introdotta da un testo di Federico Fellini, è un esempio di quella che in quel decennio creativo e prolifico era una via espressiva di rottura che andava sotto il nome di poesia visiva. Volume realizzato attraverso la coabitazione di svariate tecniche, con la riproduzione di dipinti, fotografie, incisioni, sculture, e collage in cui le parole vengono ritagliate da riviste dalla funzione commerciale per essere riassemblate e utilizzate per comporre nuovi messaggi dal senso nuovo e provocatorio, la narrazione de “La presenza inquietante” è la riflessione poetica di un individuo in bilico tra le aspettative della società dei consumi ed i propri intimi bisogni e desideri. Il messaggio è tutt’oggi valido e significativo e ci dimostra quanto Roberto Moschini sia stato un artista attento alle dinamiche della contemporaneità. Nel corso della serata si è svolto anche un momento di ricordo attraverso la proiezione di fotografie provenienti dalla sfera privata dell’autore, con le quali si è ricostruita la biografia e la personalità di un uomo e di un artista che ha lavorato in molti paesi del mondo e a contatto con tante realtà, assorbendone contenuti ed insegnamenti fino alla contaminazione e alla rielaborazione nella propria produzione espressiva, sede di incontro e fusione di occidente ed oriente in quella che, senza confini, può essere definita “cultura umana”. (cs)