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Ricollocazione dipendenti Giano, la presa di posizione dei sindacati

Nel giorno in cui è stata diffusa la foto dell’ultima risma di fotocopie prodotta dalla società Giano delle Cartiere, non senza commozione, i sindacati Slc-Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Chimici, nonché della Rappresentanza Sindacale Unitaria fanno il punto della situazione e prendono posizione circa i ricollocamenti del personale che sono iniziati la settimana scorsa. Dopo l’ultimo incontro di sindacati e Rsu di Fabriano e Rocchetta con la direzione di Fedrigoni, le sigle sindacali attaccano: «Durante il vertice abbiamo contestato il metodo utilizzato dall’Azienda per le ricollocazioni fatte fino ad ora e abbiamo espresso preoccupazioni sulle modalità di ricollocamento del personale in quanto la visibilità data non rispetta quanto condiviso nell’accordo». E’ stata sottolineata anche l’importanza di predisporre da gennaio 2025 una cabina di regia in modo da programmare in tempi medi le ricollocazioni previste. Si chiede, in poche parole, un cronoprogramma dettagliato di come i 172 dipendenti verranno sistemati. I primi 70 hanno già ricevuto una destinazione. «In merito alla dicitura di rinuncia al pregresso inserito dall’azienda sul contratto di riassunzione, abbiamo espresso forte contrarietà e ci riserviamo nei prossimi giorni un approfondimento. Sui demansionamenti per ricollocamento, abbiamo ribadito che questi devono avvenire solamente per volontarietà dei lavoratori» incalzano in una nota congiunta i sindacati che hanno sollecitato l’azienda ad attivare azioni formative concordate con la regione Marche già dai primi giorni di gennaio per istruire il personale, il che garantirebbe un’integrazione economica alla cassa integrazione straordinaria. Nelle prossime settimane nuovo incontro con l’azienda. Ricordiamo che già lunedì in Regione, durante la firma della ratifica dell’accordo raggiunto che prevedeva lo stop al licenziamento collettivo e alla cassa integrazione per dodici mesi i sindacati hanno chiesto e sollecitato la direzione a presentare nel più breve tempo possibile il piano industriale per avere una visione più chiara e trasparente sul futuro dell’azienda. «Per avere un quadro più ampio sui ricollocamenti di tutto il personale, sono stati già programmati due incontri nel prossimo mese» concludono i sindacati. Intanto, dopo l’ultima bobina della macchina F3, la più grande del gruppo, che è stata fermata dopo quasi 50 anni di attività, senza sosta, l’altra sera è stato il turno dell’ultima risma di carta Fabriano Copy 2 che è stata firmata dai dipendenti in servizio, a ricordo di un momento che, in città, nessuno più dimenticherà.