Beko e Cartiere, convocazione in regione e incontro con i sindacati
Si terrà oggi alle 14,30 un importante incontro, a Palazzo Raffaello, tra il governatore Acquaroli e i sindacati regionali e provinciali. Sul tavolo il caso degli esuberi e della chiusura degli stabilimenti annunciati da Beko che non riguarda solo Fabriano, ma anche Comunanza, nell’Ascolano. Con questa convocazione, arrivata ieri, la giornata di oggi sarà cruciale. La mattina, infatti, alle 9,30 è previsto a Fabriano un nuovo vertice tra sindacati e gruppo Fedrigoni, per l’altra vertenza in piedi, quella che riguarda la società Giano delle storiche cartiere. Ricordiamo che tra Cartiere e Beko sono più di 600 i lavoratori diretti che rischiano il posto a Fabriano, senza considerare l’indotto. Qualcosa, circa il futuro di Beko Europe e Cartiere Fedrigoni, si conoscerà oggi. Soprattutto riguardo al settore carta visto che si affronterà stamane il tema della ricollocazione di parte del personale, oltre che di alcuni trasferimenti nei siti del Nord Italia e di prepensionamenti. Poi ci si concentrerà sulla prossima settimana: lunedì e martedì, infatti, sono previsti due tavoli al Ministero delle Imprese. Il nove sarà il turno delle Cartiere, il dieci di Beko. In questa sede istituzioni e sindacati si giocheranno la partita. Intanto oggi il Governatore Francesco Acquaroli, dopo l’assemblea pubblica di lunedì a Comunanza, incontrerà i sindacati. «Non possiamo permetterci di ridurre la capacità produttiva né di perdere un elemento cruciale della nostra industria manifatturiera. È essenziale riconoscere l’importanza dell’occupazione» aveva detto. «Il piano industriale presentato da Beko è inaccettabile. È fondamentale che si considerino proposte che possano effettivamente valorizzare il nostro territorio» aveva aggiunto l’assessore regionale Aguzzi. «Siamo attivamente coinvolti nei tavoli ministeriali, poiché è fondamentale far sentire la presenza della nostra Regione. Con una strategia efficace e il supporto del Ministero, possiamo creare un futuro migliore per la nostra comunità» le parole dell’assessore regionale Antonini. Oggi, poi, si terrà anche una seduta aperta del Consiglio provinciale di Ascoli Piceno dedicata a Beko.
Cisl
Fabriano, in provincia di Ancona, si trova ad affrontare una fase industriale delicatissima, con due vertenze che mettono a rischio il futuro occupazionale del territorio: quelle legate alla Beko e alla Cartiera Fedrigoni. Ma c’è anche il territorio di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno, dove la Beko ha annunciato la chiusura del sito produttivo. Un altro “terremoto” per il territorio piceno che rischia di scatenare un effetto a cascata nel tessuto socio economico di tutta l’area montana. A manifestare forte preoccupazione è Marco Ferracuti, Segretario generale della CISL Marche, che evidenzia l’impegno continuo del sindacato per tutelare i posti di lavoro. «Siamo molto preoccupati – afferma Ferracuti – Da mesi siamo impegnati a trovare tutte le soluzioni possibili per la salvaguardia del lavoro. È un percorso lungo e complesso, fatto di confronti tra le parti e di un coordinamento continuo con il livello nazionale. Si tratta di un lavoro sindacale quotidiano, spesso scomodo e faticoso, ma siamo in prima linea al fianco dei lavoratori perché il lavoro non lasci Fabriano e Comunanza”. La crisi, che interessa i siti produttivi di Comunanza e Fabriano della Beko, nel settore degli elettrodomestici, e della Cartiera Fedrigoni, storica azienda della carta, rischia di colpire duramente non solo i lavoratori direttamente coinvolti, ma l’intero tessuto economico delle aree coinvolte.
«Nei momenti difficili, la CISL lavora con tutte le sue forze. Non arretriamo di un passo davanti alle sfide che ci troviamo ad affrontare. Il nostro obiettivo rimane salvaguardare ogni singolo posto di lavoro e garantire un futuro produttivo a Fabriano come a Comunanza.- ha aggiunto Ferracuti – Siamo consapevoli che il lavoro non rappresenta solo reddito, ma anche dignità e stabilità per le famiglie.» La CISL Marche con la Fim CISL e la Fistel CISL, insieme ai rispettivi livelli nazionali e alle istituzioni , continua a lavorare per individuare soluzioni condivise e praticabili. «In territori già provati, è fondamentale che tutti gli attori coinvolti, dalle aziende alle amministrazioni – conclude Ferracuti – collaborino per non lasciare indietro nessuno. Serve un impegno collettivo per mantenere viva la vocazione produttiva e industriale nelle aree colpite della nostra regione.» Il sindacato ribadisce che le vertenze in corso sono trattate con la massima attenzione. I tavoli di confronto proseguono e la CISL tutta è determinata a rappresentare, con fermezza e competenza, gli interessi dei lavoratori. La sfida è grande e l’impegno del sindacato non viene meno, soprattutto nei momenti più complessi, quando è in gioco il futuro di intere comunità.
Marco Antonini