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Cartiere, esuberi nell’indotto. Primo incontro per Nicma Facility

C’è anche l’indotto a rischio con la chiusura della società Giano srl delle Cartiere. Tra queste c’è da segnalare il caso di Nicma Facility spa, l’unico appalto con lavorazioni esclusive per il gruppo Fedrigoni sul territorio marchigiano e che si occupa della logistica, la gestione dei magazzini, sia a Rocchetta che nel sito produttivo di Fabriano. Non avendo altri appalti non sarà in grado di ricollocare eventuali esuberi. Nei giorni scorsi Andrea Casini, Uil, aveva lanciato l’allarme. Ieri c’è stato un incontro interlocutorio dell’azienda con i sindacati. L’obiettivo è salvare l’occupazione. «C’è la possibilità di aprire contratti solidarietà per i 43 dipendenti a tempo indeterminato, ma restano poche speranze per i 5 somministrati. Nella prima trattativa, per ridurre esuberi, tra esodi incentivati e prepensionamenti, si arriva a 16 esuberi compresi i 5 somministrati» fanno sapere i sindacati. Tra due settimane nuovo incontro. I lavoratori addetti al carico e scarico del prodotto finito e della gestione dei magazzini Giano e Fedrigoni, quindi, in difficoltà a seguito della cessazione della produzione della carta per fotocopie e del blocco della macchina F3. Anche di questo si parlerà domani a Palazzo del Podestà durante il nuovo Tavolo del lavoro convocato dalla sindaca Ghergo con l’assessore regionale Aguzzi. La procedura di licenziamento collettivo per i 195 dipendenti di Giano si concluderà il 18 dicembre. Il clima di incertezza e preoccupazione rimane palpabile: resta lo stato di agitazione, il blocco degli straordinari e della flessibilità oraria. Non si escludono nuovi scioperi.

Marco Antonini