Cartiere, indotto a rischio. Il caso della Nicma Facility con 50 dipendenti. La denuncia del sindacato
Fabriano – In merito alla chiusura della produzione da parte di Giano srl negli stabilimenti di Fabriano Rocchetta e Fabriano Succursale c’è da accendere i riflettori sulla situazione di circa 50 lavoratori dipendenti della ditta Nicma Facility spa, società che ha l’appalto della gestione di tutti i magazzini di Giano srl e degli altri stabilimenti del gruppo Fedrigoni. I lavoratori addetti al carico e scarico del prodotto finito e della gestione dei magazzini Giano e Fedrigoni rischiano fortemente di subire un taglio del personale a seguito della cessazione della produzione della carta office.
La presa di posizione di Andrea Casini, Uil
È vero che a seguito di quanto comunicato negli incontri tra i vertici di Giano, Fedrigoni e le organizzazioni sindacali che seguono il settore carta, così come anche ribadito al tavolo ministeriale del 4 novembre, lo stabilimento di Rocchetta continuerà a svolgere una piccola produzione e che si sta pensando di utilizzarlo anche da magazzino centralizzato ma resta il fatto che ad oggi non siamo a conoscenza di quanto personale sarà addetto allo svolgimento delle lavorazioni. Il giorno 18 e 19 novembre prossimo incontreremo i vertici della Nicma Facility per capire quale è il progetto proposto da Fedrigoni e soprattutto il numero del personale utile alla gestione del tutto. Non siamo disponibili a perdere posti di lavoro e già da subito chiediamo di poter utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali per avere il tempo di capire quanti lavoratori serviranno per una “corretta” gestione dei magazzini.
La situazione è delicatissima ed abbisognerà che tutte le parti facciano tutto il possibile per evitare tagli al personale. In primis respingeremo al mittente qualunque proposta che solamente pensi di mettere in conflitto e contrapposizione i lavoratori diretti di Giano con quelli della Nicma Facility, cosa che ad oggi è la più grande preoccupazione dei lavoratori, per alcune voci che circolano in azienda che reputiamo “vergognose”. Attendiamo l’incontro dei giorni 18 e 19 prossimi, fiduciosi di avere tutte le risposte e rassicurazioni del caso. In mancanza valuteremo di intraprendere tutte le azioni necessarie al fine di far valere i diritti dei lavoratori della Nicma Facility che sino ad oggi hanno dimostrato grande serietà e mente fredda nella gestione di questa delicata situazione. Tengo a sottolineare anche il fatto, che reputo gravissimo, l’essere stati tagliati fuori dagli incontri tenutesi con la dirigenza Fedrigoni; solo all’incontro avuto in Regione Marche abbiamo potuto portare anche le nostre istanze, problematiche e preoccupazioni. È bene ricordare che la società Nicma Facility spa è l’unico appalto con lavorazioni esclusive per il gruppo Fedrigoni sul nostro territorio marchigiano quindi non avendo altri appalti non sarà in grado di ricollocare eventuali esuberi.