Associazione Noi come Prima: Parla la presidente Gianna Catufi
L’Ottobre Rosa è un’importante occasione per ricordare quanti volontari ed associazioni si prodigano per le donne che intraprendono il percorso di cura per il cancro. Ogni anno in tutto il mondo, il mese di ottobre si tinge di rosa per sensibilizzare la popolazione sul tumore al seno, la neoplasia più diffusa tra le donne. “Ottobre Rosa” ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, ma anche di offrire sostegno emotivo e pratico alle donne che affrontano la malattia. Ne parliamo con Gianna Catufi, presidente dell’Associazione “Noi come Prima” di Fabriano. “La nostra associazione – racconta Gianna –nel corso del mese mette in atto interventi di promozione della salute della donna, sensibilizza sull’importanza della diagnosi precoce, con campagne di informazione sulla necessità di effettuare controlli regolari come la mammografia e sull’importanza di adottare uno stile di vita sano, tutti strumenti potenti per ridurre la mortalità legata al tumore al seno. Il messaggio che vogliamo trasmettere in questo mese è che il tumore al seno non deve essere vissuto come una condanna, ma come una battaglia che, con il giusto supporto e una diagnosi tempestiva, può essere vinta”. Le donne che chiedono informazioni all’associazione sono spinte da molteplici motivazioni: alcune hanno avuto una diagnosi recente di tumore e hanno bisogno di capire i percorsi più giusti, di avere i contatti con le strutture del territorio, di condividere le strategie di diagnosi e cura con le donne ormai guarite. Altre donne cercano una spalla su cui appoggiarsi, sanno che i pesi si sopportano meglio se si ha il sostegno di chi conosce il malessere generato da una diagnosi di cancro. Altre donne ormai guarite si avvicinano all’ associazione per dare una mano e portare tutto ciò che potrebbe essere utile ad altre donne in difficoltà: le donne che hanno vissuto l’esperienza del tumore al seno comprendono meglio di chiunque altro le sfide fisiche ed emotive associate alla malattia. Partecipare al gruppo offre la possibilità di confrontarsi apertamente con altre persone che affrontano la stessa battaglia, creando un network di comprensione e solidarietà. Nel caso del tumore al seno non è solo una sfida fisica, ma anche emotiva e psicologica, e il supporto diventa cruciale per le pazienti che vivono questo delicato percorso. “L’associazione ‘Noi come Prima’– prosegue Gianna – offre spazi in cui la condivisione delle esperienze personali crea un senso di appartenenza, aiutando le donne a sentirsi meno sole. Le storie di chi ha già attraversato lo stesso cammino diventano una fonte di ispirazione e speranza. Al momento i servizi che offriamo includono momenti di dialogo del gruppo con una psicologa che periodicamente incontra le donne per parlare, condividere, aiutarle a gestire il disagio indotto dalla malattia: nel gruppo si possono condividere pensieri ed emozioni in uno spazio sicuro, contando sulle esperienze e sul supporto delle persone che vi partecipano e favorendo lo sviluppo di nuove abilità sociali. Molti studi dimostrano che le pazienti che ricevono un adeguato supporto psicologico sono più capaci di affrontare il percorso terapeutico, riducendo l’impatto dello stress e migliorando la loro qualità di vita”. L’associazione propone anche attività di riabilitazione fisica e dello spirito, come corsi di nuoto, di yoga e di teatro, attività ricreative e manuali e pittoriche, come la preparazione di oggetti fatti a mano sia per i mercatini del territorio (Natale, Borghi Medievali) sia come momento di condivisione nel gruppo attraverso il quale la donna può esprimere se stessa, la propria creatività e la consapevolezza del proprio saper fare ma anche lezioni e dialoghi su temi di promozione della salute e degli stili di vita più sano. Riguardo la collaborazione con l’Ospedale Profili di Fabriano, l’associazione ha un contatto diretto e continuo con il Direttore del Reparto di Oncologia del nostro nosocomio dr.ssa Rosa Rita Silva, che si è sempre mostrata disponibile ad ascoltare e accogliere i loro bisogni e con la quale concordano e condividono tutte le iniziative. “La nostra Associazione– aggiunge Gianna – nasce da uno studio di sperimentazione condotto dalle psicologhe che operano nel reparto di oncologia le quali, attraverso un corso di formazione rivolto alle socie fondatrici, hanno permesso l’acquisizione delle competenze necessarie per sostenere ed accogliere le donne operate al seno”. Come ogni associazione anche “Noi come Prima” si basa sul lavoro prezioso dei volontari. Alla luce dei dati statistici, si rileva un notevole abbassamento dell’età delle donne colpite da carcinoma mammario e quindi, pur essendo elevato il numero delle iscritte all’associazione, si riscontra una carenza di ricambio generazionale nei volontari. La motivazione va ricercata, principalmente, nella ridotta disponibilità di tempo della donna ancora in attività lavorativa. “Nonostante l’impegno costante delle associate e l’importanza delle nostre attività- prosegue Gianna- non è sempre facile portare avanti le iniziative sul territorio. Donazioni e contributi ci aiutano a sostenere i nostri progetti, ma non coprono tutti i costi, perciò non riusciamo ad ampliare i nostri servizi: alcune attività fondamentali, come il supporto psicologico o l’attività fisica organizzata, richiedono figure professionali specializzate, e l’assenza di finanziamenti adeguati ci impedisce di stipulare contratti con questi esperti, limitando così le risorse a disposizione delle pazienti. Per fortuna molti specialisti offrono il loro aiuto in modo volontario, regalandoci il proprio tempo e le proprie competenze gratuitamente. Un’altra difficoltà riguarda gli spazi: non siamo ancora riuscite a ottenere un locale pubblico gratuito o a basso costo per organizzare i nostri incontri e i corsi, dobbiamo pagare l’affitto di un locale privato e questo si riflette sulla capacità dell’associazione di fornire supporto costante e di qualità. Infine, spesso abbiamo difficoltà a raggiungere le persone più vulnerabili, che potrebbero beneficiare maggiormente dei nostri servizi: ci sono le barriere culturali e linguistiche, inoltre molte donne possono provare vergogna o paura a partecipare alle attività di sostegno. Tuttavia, con il giusto sostegno da parte della comunità, delle istituzioni e dei cittadini, possiamo continuare a fare la differenza, portando sollievo, speranza e consapevolezza a tante donne”.Sostenere le donne con diagnosi di tumore al seno significa molto più che curare il corpo: significa offrire una rete di affetto e comprensione, dare voce alle loro paure e celebrarne il coraggio. Nel cerchio del gruppo di una associazione variegata come “Noi come Prima”, i frammenti spezzati delle storie si trasformano in mosaici di rinascita e solidarietà, illuminando il cammino verso orizzonti nuovi: la condivisione non solo facilita la gestione delle emozioni negative, ma rafforza la capacità di reagire con resilienza. La comunità diventa un luogo sicuro dove il fardello della malattia viene alleggerito e diviso. “Il mese dell’ Ottobre Rosa– conclude Gianna – ci ricorda quanto sia importante l’aiuto reciproco e la promozione della salute attraverso la prevenzione: promuovere la consapevolezza e agire insieme, in comunità, è la chiave per affrontare e superare questa sfida, un passo alla volta, con forza e determinazione”.
Gigliola Marinelli