Un Tavolo per monitorare la sanità dell’entroterra
Fabriano – Più personale in servizio nei reparti, la riapertura h24 del reparto di Pediatria per i quasi 8mila bambini e ragazzi del comprensorio, lo sblocco delle agende per prendere più appuntamenti per le visite specialistiche e notizie certe sulla palazzina chirurgica da costruire e attesa da anni. Sono alcuni dei punti che il primo incontro del Tavolo sulla sanità montana ha affrontato a Fabriano. Alla presenza di cittadini, associazioni e sindacati in tanti si sono ritrovati, nelle scorse settimane, per fare il punto della situazione sulla sanità dell’entroterra sulla scia del lavoro fatto dal Comitato civico in difesa dell’ospedale Profili. Durante l’incontro si è discusso degli impegni presi dalla Regione durante il Consiglio Comunale aperto, tra cui la realizzazione della palazzina delle emergenze e la ristrutturazione dell’ala terremotata di 4.500 metri quadrati, la stabilizzazione dei precari e le nuove assunzioni. Un focus è stato fatto anche sulle liste di attesa e sul rispetto dei tempi previsti dalla legge. Nel mirino degli attivisti c’è sempre la nuova palazzina chirurgica, di cui si parla, dall’epoca del terremoto del 2016 e che ha privato il nosocomio di molti spazi. Dovrà ospitare, tra le altre cose, le nuove sale operatorie di ultima generazione. Recentemente, sulla questione il consigliere regionale Marco Ausili, Fratelli d’Italia, ha detto che “la gara per l’assegnazione dei lavori si svolgerà nelle prossime settimane”. Si attende un cronoprogramma aggiornato. Sul Tavolo anche altri progetti, come la Casa della Salute a Sassoferrato e nuovi servizi a Fabriano. “Tutto ciò – riferisce Lorenzo Armezzani a nome del Tavolo della sanità – dipenderà dalla presenza dei medici di medicina generale che purtroppo stanno diminuendo in modo preoccupante sul nostro territorio con sempre maggiore di incombenze e responsabilità”. Il Tavolo, ricordiamo, è nato su proposta del Movimento 5 Stelle. “La sanità – ha detto il coordinatore provinciale, Sergio Romagnoli – è un tema troppo importante per essere affrontato solo in occasioni straordinarie o per mero consenso elettorale. Serve maggiore partecipazione civica e un miglioramento dei servizi sanitari a Fabriano”. Intanto, da due settimane, l’Avulss è tornata a prestare servizio all’interno dell’ospedale. L’associazione, che opera nel settore socio-sanitario da 35 anni nel Fabrianese a favore delle persone più fragili, dopo l’assenza a seguito della pandemia, ha ripreso il proprio servizio. Il via con una riunione operativa presso la Direzione Medica Ospedaliera per definire l’attività delle volontarie.
Marco Antonini