Cartiere – Sciopero e presidio dei lavoratori
Fabriano – Domani sarà sciopero generale, per 24 ore. I dipendenti del Gruppo Fedrigoni dell’area Marche incroceranno le braccia per protestare contro l’azienda che ha deciso di chiudere la società Giano. Dal primo gennaio, infatti, cesseranno sia le attività commerciali che quelle produttive ed è stata già avviata la procedura di licenziamento collettivo per 195 addetti. “La RSU Fedrigoni delle Marche e le organizzazioni sindacali regionali a seguito dell’incontro con la Direzione del Gruppo in cui sono stati dichiarati gli esuberi con la procedura di licenziamenti collettivi proclamano, in continuità con lo stato di agitazione, il blocco sin da subito dell’utilizzo degli straordinari, della flessibilità oraria e dei richiami in servizio in tutti i siti marchigiani e una giornata di sciopero” fanno sapere le rsu. Si inizia domani alle 6 fino alla stessa ora di martedì e coinvolgerà tutti i siti produttivi “paper” delle Marche. “Invitiamo, sempre domani, tutti i lavoratori al presidio che si terrà sotto la sede della Regione Marche in piazzale Emanuela Loi dalle 10.30, in occasione dell’incontro tra la delegazione sindacale e l’assessorato al lavoro” concludono le parti sociali.
Lo sciopero è solo il primo appuntamento in agenda nella settimana entrante e avrà luogo in concomitanza con la convocazione della proprietà Fedrigoni in Regione da parte dell’assessore Aguzzi. Nel pomeriggio, poi, è previsto anche un vertice tra Aguzzi e i sindacati. Ricordiamo che la giunta regionale ha inviato una lettera al Ministro delle Imprese, Urso, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo di concertazione e approfondimento.
Anche i giorni a seguire saranno densi di appuntamenti. Martedì e mercoledì è previsto a Verona un incontro del Gruppo, già fissato da tempo, con tutti i sindacati. Sabato prossimo, invece, alle ore 9 a Palazzo del Podestà di Fabriano, Consiglio comunale aperto. “Invito tutti – dice la sindaca, Daniela Ghergo – a far sentire la propria voce. La Regione e soprattutto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dovranno assumersi la responsabilità di trovare una soluzione che scongiuri il pericolo che Fabriano venga ferita ancora una volta per mere logiche di profitto da parte di chi non vive sul territorio. Ho chiaramente espresso alla Fedrigoni che Fabriano è indissolubilmente legata alla carta e alla sua produzione e non permetteremo che questo binomio inscindibile e secolare possa essere spezzato”.
Nelle fabbriche c’è rabbia e preoccupazione per i 195 esuberi. Già convocate diverse assemblee con fermo impianti nei due stabilimenti interessati. “Metteremo in atto tutte le azioni possibili, in base alle normative di legge, per contestare la liquidazione della società Giano: la chiusura totale dello stabilimento di Rocchetta Bassa e parziale di Fabriano rappresenta una vera e propria minaccia per i posti di lavoro e per il futuro del Gruppo” fanno sapere Slc – Cgil, Fistel – Cisl, Uilcom – Uil, Ugl Chimici – Ugl Carta e stampa.
Le reazioni
La politica cerca soluzioni per il distretto industriale fabrianese. Il consigliere Pino Pariano, gruppo di minoranza Sorci Fabriano c’è 30001” chiede l’istituzione di un tavolo permanente tra Comune e Regione per monitorare costantemente la situazione occupazionale delle Cartiere e non solo. “Il nostro territorio sta pesantemente subendo la crisi di imprese di grandi e piccole dimensioni, nonché di tutto l’indotto. Fabriano – precisa Pariano – deve ripartire dal lavoro. Il Comune ha il dovere di predisporre tutti gli strumenti necessari per trovare soluzioni efficaci e definitive a questa ennesima crisi. L’intero Consiglio comunale deve impegnarsi per far nascere un tavolo permanente per attivare politiche e programmi”. Mirella Battistoni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, intanto, ha partecipato come Responsabile per le Marche del Dipartimento imprese e mondi produttivi FdI, alla riunione nazionale. “Ho esposto le questioni del rischio delocalizzazione Beko e della cessazione della società Giano di Fedrigoni. Il nostro Dipartimento si farà portavoce presso il Governo ed il Ministero delle Imprese – dice Battistoni – per trovare soluzioni volte a salvaguardare i livelli occupazionali e ad introdurre misure di rilancio economico del nostro territorio già Area di crisi industriale”. Il Movimento 5 Stelle Fabriano esprime “la piena solidarietà ai lavoratori colpiti da questa decisione. Ci batteremo in tutte le sedi istituzionali possibili e il caso sarà portato in Parlamento con un’interrogazione formale al governo, con la richiesta di risoluzioni immediate e concrete. Non possiamo essere abbandonati”.
Marco Antonini