Roberto Gubinelli: L’arte della scultura nel territorio fabrianese
L’artista Roberto Gubinelli vive ed opera a Fabriano e si appassiona alla scultura quando ha appena venti anni. Autodidatta, realizza le sue opere per lo più in legno ma lavora anche il marmo, la pietra, il cemento, il ferrocemento, l’argilla e la carta utilizzando la tecnica del bassorilievo, alto rilievo e tutto tondo. Ha collaborato con Carifac’Arte intagliando i punzoni per la produzione di filigrana su carta ed alcune delle produzioni di arte sacra sono presenti in molte chiese di Fabriano come San Giuseppe Lavoratore, San Biagio, San Domenico, San Silvestro e nelle frazioni come la cappella suore a Collamato, Argignano, Nebbiano e due opere in pirografo per Valleremita. Lo abbiamo raggiunto per scoprire questo artista che a Fabriano sta lasciando splendide opere presenti anche in rassegne e mostre del territorio.
Roberto, l’intaglio del legno ha origini primitive, cosa porta un artista a scegliere proprio il legno come materiale su cui incidere la propria creatività?
La scelta del legno è dovuta soprattutto alla facile reperibilità del materiale e dalla sua bellezza. Inoltre, per chi è nato in campagna, tutti i ragazzi della mia età possedevano un coltellino usato per tagliuzzare bastoni ed altro!
Quale tipo di legno è preferibile utilizzare per realizzare sculture?
Ho lavorato moltissimi tipi di legno. I più adatti e pregiati sono il noce, il ciliegio ed in genere tutti i legni degli alberi da frutta: il melo, il pero, l’ulivo. Si lavorano bene i legni a fibra compatta come il faggio il tiglio, il toulipier.
Che ricordi ha della sua prima opera realizzata in assoluto e cosa rappresentava?
Le prime opere sono state dei bassorilievi, ricordo una rosa, il ritratto della mia prima figlia….
Nella Chiesa di San Biagio di Fabriano ha realizzato per l’altare un intaglio e due sculture. Cosa prova un artista nel sapere che una propria opera vive in un luogo così sacro e denso di significato?
Le due sculture rappresentano San Biagio e San Romualdo. Sicuramente vedere le mie opere in luoghi così ricchi di significato mi riempie di commozione e grande soddisfazione.
Dove sono esposte le sue opere più numerose?
Le opere più numerose sono presenti a Fabriano nella Chiesa di S. Giuseppe Lavoratore e consistono in quattro statue di Santi, tabernacolo, ambone, porta cero pasquale, un crocefisso, la statua esterna in cemento del santo e, a fianco alla Chiesa di Santa Maria Maddalena, la statua in ferro-cemento del “Cartaro” , eseguita per la Pia Università dei Cartai.
Quali sono i soggetti che ama scolpire nel legno ed a quali è più affezionato di quelli realizzati?
Il ventaglio dei soggetti da me realizzati vanno dal sacro al profano, dal figurativo all’astratto. Sono affezionato a tutti i miei lavori ed in 50 anni di attività i soggetti sono numerosi ed i più disparati, ho il garage e la cantina pieni!
Ha partecipato a rassegne e mostre d’arte locali, ad esempio nel 2024 a “Fabriano PaperSymphony”. Che risposta ha ricevuto dai visitatori che hanno potuto ammirare le sue opere?
La risposta è stata sempre positiva in quanto i lavori così realizzati incuriosiscono e piacciono molto.
Nel mondo dell’artigianato artistico, in particolare nel settore dell’intaglio del legno, c’è ricambio generazionale almeno per quanto riguarda la città di Fabriano?
Molti ragazzi hanno espresso il desiderio di provare. Qualche anno fa ho tenuto un corso per i ragazzi delle medie presso la Scuola “Gentile da Fabriano”.
Quali sono le ultime opere che ha realizzato e dove sarà possibile ammirarle?
Gli ultimi miei lavori sono opere sulla favola di Pinocchio a partire dalla scultura di Pinocchio, della Fata Turchina, del Grillo Parlante, abbecedario e penna con calamaio. Inoltre ho realizzato due pannelli con la tecnica del pirografo e acquarello: un 20×30 cm raffigurante Mangiafuoco, un 70×100 raffigurante il Gatto e la Volpe con l’albero di monete. Recentemente ho terminato una scultura astratta da esporre da luglio a settembre a Salmaregia.
Gigliola Marinelli