Fabriano – Sferra un pugno al volto, il questore firma cinque provvedimenti di prevenzione
Non si fa attendere la risposta della Questura di Ancona nei confronti dei giovani fabrianesi
segnalati per l’episodio di violenza in danno di un 45enne.
Il Questore di Ancona Cesare Capocasa ha firmato cinque provvedimenti di prevenzione
“DACUR” nei confronti del giovani coinvolti nell’episodio di violenza avvenuto nello scorso mese
di aprile nel piazzale esterno di un bar della periferia di Fabriano.
In quella circostanza, un 45enne straniero da diversi anni residente a Fabriano, mentre si trovava
intento a consumare una bevanda acquistata al bar, iniziava a parlare con un giovane che si trovava
nei pressi unitamente ad un gruppo di amici.
Secondo la ricostruzione effettuata con l’ausilio del sistema di videosorveglianza della zona, per
motivi ancora oggetto di approfondimento, il contesto verbale trasaliva e, ad un certo, il giovane
interlocutore sferrava un violentissimo pugno al pieno viso del 45enne il quale, esanime e
sanguinante, cadeva a terra.
A quel punto, l’assalitore ed i suoi amici si allontanavano senza prestare soccorso alla persona
ferita priva di sensi. Era il personale del bar che provvedeva a richiedere l’intervento del 118 che
prestava i primi soccorsi al ferito. Questi veniva successivamente medicato al pronto soccorso
dell’Ospedale di Fabriano per le forti contusioni craniche riportate: gli venivano prescritti dieci
giorni di prognosi, salvo complicazioni.
A seguito della querela successivamente sporta presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza
cittadino, il giovane autore della violenza veniva denunciato alla Autorità Giudiziaria per il reato
di lesioni dolose: veniva altresì segnalato alla stessa Autorità per il reato di omissione di soccorso
unitamente ai quattro amici in relazioni a vari livelli di presunta responsabilità.
In relazione alla pericolosità evidenziata nella circostanza, la Questura di Ancona ha emanato
cinque provvedimenti cosiddetti “DASPO URBANO” in relazione ai quali ai giovani in argomento
è stato interdetto l’accesso sia all’area ove insiste il bar teatro dei fatti sia quella di un vicino
esercizio di somministrazione di cibi e bevande. Due anni il divieto per l’aggressore: un anno,
invece, per ognuno dei suoi amici.
La violazione del dispositivo del Questore Capocasa comporterà la pena della reclusione da sei
mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.