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Palio di San Giovanni Battista: L’intervista del trentennale al presidente Sandra Girolametti

Fervono i preparativi per il trentennale del Palio di San Giovanni Battista, una data importante per la città di Fabriano che dal 1995 vive e partecipa, con impegno e dedizione, a questo appuntamento irrinunciabile dedicato al Santo protettore della Città della Carta. Ne parliamo con l’Avvocato Sandra Girolametti, dal 2021 Presidente dell’Ente Palio San Giovanni Battista per  scoprire qualche novità in programma per questa attesissima edizione.

Presidente, trent’anni ben portati da questa rievocazione storica, partita in sordina, ma che poi è diventata l’evento per eccellenza della città di Fabriano. Quante emozioni, aspettative e responsabilità senti su di te in questi giorni di intensa preparazione del Palio 2024?

Gigliola cara, questa nostra rievocazione storica è davvero diventata negli anni – e qui grazie anche a tutti coloro che dal 1995 investono tempo ed energie- l’evento per eccellenza della nostra città. Questa sicuramente è una grande responsabilità, ma lo stiamo vivendo con totale trasporto e con grande passione. Devo dire che non mi sento come Atlante e questo perché ho la fortuna (così come i miei predecessori) di non fare il Palio solo sulle mie spalle: quest’attività si distingue per la coralità degli intenti, per la molteplicità di persone, di idee e di personalità. Devo dire che con la squadra dell’Ente e con la grande collaborazione di Priori e portaioli, sono sicura che l’evento sarà all’altezza delle aspettative di cittadini e turisti. Almeno, noi ce la stiamo davvero mettendo tutta.

Possiamo anticipare qualche novità nel programma del trentennale?

Certamente! Anzitutto permettimi di indicarti il tema di quest’anno, condiviso anche con Mons. Francesco Massara che ringrazio della vicinanza e della disponibilità che offre, insieme a tutto il clero fabrianese, al nostro Palio. Il tema 2024 sarà “At honore, gloria et reverentia de lo Sancto Joanne Baptista- San Giovanni Battista patrono della città di Fabriano tra storia e tradizioni”: andremo alla scoperta del patrono, di quanto si è instaurato, delle varie ipotesi storiche e delle importanti tradizioni che, proprio in onore di esso, si celebrano a Fabriano e nel contado da tempo immemorabile. Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di avere la possibilità (grazie alla Fondazione CARIFAC e all’Ing. Francesco Merloni) di rifare l’addobbo nuovo della piazza, studiato da esperti di araldica e di storia, e due nuovi abiti storici i quali rappresenteranno Guido Chiavelli, Signore della città di Fabriano e Margherita da Montefeltro sua moglie, realizzati dalla Prof.ssa Roberta Fratini, un’eccellenza fabrianese. Questo per dire che durante la prima serata, quella dell’Innalzamento dei Gonfaloni e dunque dell’accettazione della sfida dalle quattro porte, ci sarà la cerimonia di presa della città da parte dei Chiavelli! Altre novità? Un Talk show sul Trentennale e, chissà, magari qualche ospite d’eccezione! Non farmi spoilerare troppo…

Come è cambiato, se è cambiato, il Palio dal 1995 ad oggi?

Il Palio di Fabriano ha subito diversi cambiamenti nel corso degli anni, con l’evoluzione delle tradizioni, della logistica e delle esigenze della comunità. Dal 1995 a oggi, ci sono state diverse innovazioni e adattamenti che hanno reso l’evento ancora più coinvolgente e significativo per i partecipanti e gli spettatori. Uno dei cambiamenti più evidenti potrebbe essere l’introduzione di nuove attività e eventi collaterali durante il periodo del Palio, che possono aver arricchito l’esperienza complessiva dei visitatori. Anche la promozione e la diffusione dell’evento potrebbero essere cambiate significativamente con l’avvento dei social media e delle tecnologie digitali, consentendo al Palio di raggiungere un pubblico più vasto e di aumentare la sua visibilità a livello nazionale e internazionale. Posso affermare con certezza che negli ultimi anni il Palio ha iniziato ad avere molti giovani, lo dimostra anche il cambiamento di età dei nostri Priori, responsabili e rappresentanti delle Porte. Se penso all’Hostaria, penso ai ragazzi di Fabriano che aspettano la fine della scuola e l’inizio del Palio quasi come un momento obbligato ormai. Questo è un bel messaggio…d’altronde se non lavoriamo per il nostro futuro, cosa stiamo qui a fare? Nonostante questi cambiamenti, è però inevitabile che il nucleo della tradizione e del significato del Palio, come celebrazione della storia, della cultura e dell’identità locale di Fabriano, sia rimasto saldo nel corso degli anni.

Organizzare una rievocazione storica di questa portata non è sicuramente cosa da poco. Quali difficoltà state riscontrando e, soprattutto, quali e quanti costi l’Ente deve sostenere per garantire un’edizione di tutto rispetto?

Comporta sfide significative su diversi fronti, dove si incontrano diverse e significative difficoltà. Dalla Logistica alle Infrastrutture (si devono garantire spazi adeguati per gli eventi, la sicurezza delle persone, il parcheggio, i servizi igienici e molto altro, richiede un’organizzazione logistica complessa). Partecipazione delle comunità locali (coinvolgere e coordinare diverse comunità locali, gruppi culturali e associazioni richiede tempo, sforzo e capacità di gestione delle relazioni). Promozione e pubblicità (far conoscere e attrarre partecipanti e visitatori richiede una campagna promozionale efficace, che può comportare costi significativi per pubblicità, materiale promozionale e comunicazione sui media). Gestione delle risorse umane (coordinare lo staff, i volontari e le risorse umane necessarie per gestire l’evento richiede competenze). Sicurezza e gestione degli imprevisti (garantire la sicurezza di tutti i partecipanti e degli spettatori è una priorità assoluta e può richiedere investimenti in servizi di emergenza, personale di sicurezza e pianificazione per affrontare eventuali situazioni di emergenza). Per quanto riguarda i costi, l’Ente deve sostenere una serie di spese importanti come ad esempio la fonica, l’attrezzatura, gli artisti per gli spettacoli e tutto il personale che coordina e dirige la sicurezza. Per un evento del genere il costo è significativo ma devo ringraziare il Comune di Fabriano, la Regione Marche (che ci permette di partecipare a bandi), le aziende del territorio, i privati e le piccole realtà che ci sostengono, nonché le Porte.

Un bilancio di questi tuoi anni di presidenza dell’Ente?

Posso riflettere su questi anni con gratitudine per il lavoro svolto e con orgoglio per i successi raggiunti insieme alla squadra dell’Ente e alle Porte. Durante il mio mandato, abbiamo lavorato duramente per preservare e promuovere le tradizioni del Palio, mentre contemporaneamente abbiamo cercato di innovare e migliorare l’esperienza complessiva dell’evento. Abbiamo affrontato diverse sfide lungo il percorso, ma con determinazione e impegno siamo riusciti a superarle, continuando a consacrare (come i miei predecessori) il Palio di Fabriano come un evento di rilievo nel panorama culturale e turistico locale. Sono fiera di aver contribuito a consolidare i legami con le comunità locali e a promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla vita del Palio e a lavorare per il bene della nostra tanto amata Fabriano. Naturalmente, ci sono sempre aree in cui possiamo migliorare e crescere, e continuerò a impegnarmi (anche all’esterno) per assicurare che il Palio di Fabriano continui a prosperare e ad essere un punto di riferimento per la cultura e la tradizione della nostra città.

Parliamo della collaborazione dei tanti volontari, dei portaioli e di tutto quel capitale umano che è stato la colonna portante di trenta edizioni del Palio. Cosa senti di dire a queste persone che lavorano da anni instancabilmente per la riuscita della manifestazione?

Vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti i volontari, ai portaioli e a ogni singola persona che ha dedicato il proprio tempo, la propria energia e la propria passione alla riuscita delle trenta edizioni del Palio di Fabriano. Siete la vera colonna portante di questo evento straordinario, e senza il vostro impegno instancabile e la vostra dedizione, il Palio non sarebbe ciò che è oggi. Il vostro lavoro volontario e il vostro spirito di sacrificio incarnano i valori di comunità, tradizione e solidarietà che sono al cuore del Palio. Grazie alla vostra collaborazione, siamo stati in grado di preservare e celebrare le nostre radici storiche e culturali, trasmettendo un’eredità preziosa alle generazioni future. Il vostro contributo non è solo un dono per il Palio, ma per l’intera città di Fabriano. Siete un esempio di altruismo e impegno che ispira e unisce la nostra comunità. Il vostro lavoro silenzioso e costante non passa inosservato, e sono profondamente grata per tutto ciò che fate e avete fatto. L’invito è quello di continuare questa straordinaria opera di servizio e dedizione, sapendo che il vostro impegno fa la differenza e che il vostro lavoro è apprezzato e valorizzato da tutti noi. Grazie di cuore per tutto quello che fate per rendere il Palio di Fabriano un evento unico e indimenticabile.

Avete programmato qualche iniziativa particolare per festeggiare i trent’anni del Palio?

Sì, devo dire che ogni serata avrà il proprio “Evento Trentennale”, dalla prima sera spiegata poco fa, ai giochi popolari dove vi sarà introdotto un nuovo gioco definito, per l’occasione, “trentennale”. Tuttavia l’evento dedicato interamente a questa edizione sarà il Talk Show: sarà un momento dove, in chiave leggera, verrà raccontata la storia del Palio dalle sue origini ad oggi. Sono molto felice di questo evento poiché unisce la collaborazione dei presentatori, colonne portanti del nostro Palio che poche volte vengono citati, della squadra attuale dell’Ente, di chi ne è stato fondatore e…chissà…di qualche sorpresa per il pubblico!!!

Come stanno rispondendo i giovani alla chiamata delle quattro porte a collaborare all’organizzazione del Palio, c’è entusiasmo e desiderio di partecipare?

L’entusiasmo e il desiderio di partecipare dei giovani alla collaborazione all’organizzazione del Palio dipendono da diversi fattori, tra cui la loro consapevolezza dell’importanza storica e culturale dell’evento, la loro disponibilità di tempo e risorse, la presenza di opportunità coinvolgenti e significative ma, soprattutto, diciamolo, dal divertimento! Negli ultimi anni, abbiamo visto un crescente interesse da parte dei giovani nel contribuire all’organizzazione del Palio, spinti probabilmente dal desiderio di preservare le tradizioni e di essere attivamente coinvolti nella vita della propria comunità e, in questo caso, del proprio quartiere o gruppo di amici. Inoltre, le porte stesse hanno adottato strategie per coinvolgere i giovani nelle varie iniziative: nei giochi popolari, nelle varie sfide, ma soprattutto nelle Hostarie dove i ragazzi vivono un momento di cameratismo, di impegno e soddisfazione sentendosi utili alla realizzazione di un evento del genere. È importante continuare a incoraggiare e supportare la partecipazione dei giovani all’organizzazione del Palio, riconoscendo il loro potenziale come risorsa preziosa per il futuro dell’evento e della comunità nel suo insieme. Ascoltando le loro idee, offrendo opportunità e creando uno spazio inclusivo e accogliente, possiamo assicurarci che i giovani continuino a sentirsi coinvolti e motivati a contribuire al successo del Palio e anche della città nostra di Fabriano.

Lascio a te, in chiusura, un saluto ed un augurio per questo trentennale speciale a tutti i portaioli ed alla città di Fabriano.

Grazie Gigliola. Con grande affetto, rivolgo un caloroso saluto e un sincero augurio a tutti i portaioli, ai fabrianesi e alla splendida città di Fabriano in occasione di questa edizione speciale del Palio. A tutti va il mio profondo apprezzamento per l’impegno instancabile e la dedizione nel perseverare e celebrare le nostre tradizioni e la nostra storia. Giungo in questo momento del mio mandato, l’ultimo di tre anni, con un profondo senso di gratitudine verso tutti coloro che hanno reso possibile questo straordinario viaggio. Desidero innanzitutto ringraziare la mia squadra (Mauro Marcellini, Giorgio Cristallini, Martina Cerioni, Lilia Malefora, Danilo Borgarucci, Ombretta Belardinelli, Giovanna Bolzonetti, Roberta Mancini e don Umberto ed anche Renato Carmenati, Ilenia Scipioni e Simone Cappa), i Priori che si sono susseguiti e le Porte, per il loro sostegno, la loro dedizione e il loro impegno instancabile nel portare avanti questa antica tradizione con passione e determinazione. A Fabriano, va il mio più sentito augurio di festa e di gioia in questo momento speciale. Che il trentennale del Palio sia un’occasione per celebrare la ricca storia e cultura della vostra città, rafforzare i legami comunitari e creare nuovi ricordi indimenticabili per tutti. In questo momento di celebrazione e riflessione, mi auguro che tutti possiamo unirci nel rinnovare il nostro impegno a preservare e valorizzare le tradizioni, ad onorare la memoria degli antenati e a trasmettere ai nostri figli e alle generazioni future il ricco patrimonio che ci è stato affidato. Che questo Palio sia un’occasione non solo di festa, ma anche di riflessione, di rinascita spirituale e di identificazione comunitaria per tutti noi Fabrianesi. Grazie di cuore. Grazie San Giovanni! Viva il Palio! Splendi Fabriano!

Gigliola Marinelli