La classifica delle città più “smart” d’Italia

Gli indicatori per la classifica delel città più smart prendono in considerazione 6 categorie: smart governance, economy, environment, living, mobility, people. Per ciascuna di queste dimensioni sono state individuate metriche, misurabili attraverso open data: dalla quota di cittadini che interagiscono con la PA usando strumenti digitali al numero di startup presenti sul territorio, dalla qualità dell’aria al prezzo medio delle case, dal ricorso alla mobilità pubblica o lenta al rapporto tra tasso di occupazione delle donne e degli uomini. Il primo posto tra le città capoluogo intelligenti se lo aggiudica Milano, con il podio completato da Trento e Bolzano, rispettivamente al secondo e terzo posto. La quarta posizione è per Monza, mentre le successive vanno in Emilia-Romagna, con il quinto posto di Reggio Emilia e il sesto di Bologna. Al settimo posto c’è Brescia, seguita da Roma, ottava, da Padova, nona, e da Bergamo, che con la sua decima posizione completa il poker lombardo. Tra i comuni più piccoli, con una popolazione inferiore a 2mila abitanti, i più “smart” sono: al Nord, Rhêmes-Notre-Dame (79 abitanti, in Valle d’Aosta); al Centro, Lunano (circa 1.426 abitanti, in provincia di Pu, nelle Marche); al Sud, Ancarano (circa 1.824 abitanti, in provincia di Te, Abruzzo). Tra i comuni che contano tra 2mila e 50mila abitanti, la classifica premia: al Nord, Assago (9.232 abitanti, in provincia di Mi); al Centro, Sesto Fiorentino (48.742 abitanti, in provincia di Fi, Toscana); al Sud, Sestu (20.773 abitanti, in provincia di Ca, Sardegna). Tra le città che contano tra 50 e 100mila abitanti, il City Vision Score 2023 rileva il miglior punteggio, per il Nord, a Imola (69.121 abitanti in provincia di Bo, Emilia-Romagna), per il Centro, a Fano (59.785 abitanti in provincia di Pu, nelle Marche), e per il Sud, a Teramo (51.548 abitanti in Abruzzo, unico capoluogo di provincia della categoria). Infine, se si prendono in considerazione i comuni con una popolazione che supera 500mila abitanti, ecco la classifica delle sei città di questa categoria: al primo posto troviamo Milano, seconda Roma, terza Torino, al quarto posto c’è Genova, al quinto Palermo e in sesta posizione Napoli.

Inoltre sono state premiate cinque best practice portate avanti da altrettanti comuni, Gradara, comune di 5mila abitanti in provincia di Pu (Marche) ha ricevuto il Premio Speciale Buone Pratiche di City Vision per il progetto relativo alla Variante al Piano Regolatore Generale (PRG) di via Canellina. Borgo dei Borghi 2018, il comune ha scelto di avviare una variante del PRG per potenziare la propria offerta turistica, generare attività green e nuovi posti di lavoro. Gualdo Tadino, comune di 14mila abitanti in provincia di Pg è stato premiato invece per il progetto Stand Up Gualdo Tadino che mira a incentivare il turismo ambientale e naturalistico nel territorio montano dell’Appennino umbro-marchigiano. Il progetto intende valorizzare le risorse ambientali e paesaggistiche di Gualdo Tadino e dei territori limitrofi, facendo leva sulla promozione e la valorizzazione della rete sentieristica presente nel territorio con percorsi facili e adatti a chiunque. Lecce è stata premiata per il progetto Reactivity che ha il principale obiettivo di stimolare il cambio di abitudini di spostamento dei cittadini, premiando chi si muove con mezzi green. Trezzano sul Naviglio, comune di 21mila abitanti nella Città Metropolitana di Milano è stato premiato per il progetto Spugna, promosso dal Gruppo CAP, da Assimpredil Ance, e dalla Città Metropolitana di Milano. L’obiettivo è diminuire la vulnerabilità dei sistemi naturali, a cominciare dai fiumi, e rafforzare la capacità di resilienza del territorio, soprattutto per le zone caratterizzate da elevati livelli di impermeabilizzazione e alta densità urbanistica.

Francesco Fantini