Inventiamo una banconota, premio per l’Istituto d’Istruzione Superiore Merloni Miliani
Si è conclusa la fase di qualificazione dei bozzetti nell’ambito del concorso INVENTIAMO UNA BANCONOTA e quello progettato dal nostro Istituto d’Istruzione Superiore Merloni Miliani sito in via Largo Salvo D’Acquisto, ha superato la fase di selezione aggiudicandosi un premio in denaro di € 2.000. La Filiale di Ancona della Banca d’Italia ha organizzato un’esposizione di tutti i bozzetti pervenuti e una cerimonia di premiazione ospitando una rappresentanza di studenti.
Il punto dell’IIS Merloni Miliani
Il bozzetto della banconota è stato elaborato da una “classe aperta” della nostra scuola che, in chiave laboratoriale, è stata costituita “ad hoc” per la partecipazione al Concorso “Inventiamo una banconota”. Questa esperienza ha rappresentato una grande opportunità di crescita e formazione, poiché ha permesso di creare un ambiente di apprendimento in cui partecipare in maniera attiva e autonoma, potendo ognuno mettere in evidenza le proprie peculiarità. L’adesione al Concorso ha permesso inoltre di affrontare tematiche complesse quali il cambiamento climatico, le sue conseguenze in termini di stili di vita, lo spreco e la scarsità delle risorse naturali, che sono contenuti fondamentali per lo sviluppo di competenze atte ad orientare verso un modello di crescita economica sostenibile. Le attività organizzate, sia in orario scolastico che extrascolastico, si sono basate principalmente su approcci flessibili, adeguati ai bisogni formativi di ogni studente coinvolto e sono stati progettati percorsi diversi, sia dal punto di vista strategico–metodologico, sia per ciò che riguarda la tipologia di strumenti utilizzati e di compiti assegnati. Lavorando con alunni dalle caratteristiche individuali molto differenti tra loro, si è cercato fin da subito, di programmare le attività in modo tale da valorizzare le loro prerogative, facendo emergere i loro punti di vista, le loro idee, le loro abilità creative nel disegno a mano e le loro capacità nell’uso di programmi di grafica digitale e di elaborazione di immagini. Il bozzetto della banconota, pertanto, è il risultato di un lavoro comune, dove è presente il contributo di tutti i partecipanti, poiché ogni scelta effettuata è stata ampiamente discussa e condivisa. L’elemento figurativo mostra il volto di tre uomini che hanno in testa le risorse naturali per la loro sopravvivenza: l’immagine vuole sottolineare, in un futuro distopico, la necessità da parte dell’uomo di diventare esso stesso ecosistema. Non sarà più la natura ad essere a servizio dell’uomo, ma sarà l’umanità, tutta, che dovrà farsi carico della salvaguardia ambientale. In un’ottica di sostenibilità ognuno sarà in grado di “coltivare su se stesso” solo quanto necessario alla sopravvivenza, riacquistando quella frugalità che ci rende parte della catena e non l’anello debole. In senso figurativo i tre uomini della banconota, non potendo più continuare a sfruttare una terra ormai diventata sterile, saranno costretti a farsi essi stessi suolo fertile. Per l’intera banconota si è scelto di utilizzare un colore a gradiente partendo da un giallo estremamente caldo ad un azzurro particolarmente algido a rappresentazione degli estremi climatici che ci vedranno coinvolti in un prossimo futuro. Questa condizione estrema sarà anche causa di una nuova forma di nomadismo, che riguarderà tutti i popoli, nel miraggio di terre coltivabili. Da qui nasce l’idea del simbolo. Esso delinea il sistema delle rotte che i futuri migranti saranno costretti a ridisegnare e percorrere, rappresentando al contempo l’interconnessione perenne tra causa ed effetto. Come filigrana la scelta non poteva che ricadere sulla figura che attualmente l’immaginario collettivo riconosce come nomade: un uomo di colore nella sua “traversata della speranza”. Il Messaggio che si vuole trasmettere è: “Pensa sostenibile e vivi per sostenere”.