Centro culturale islamico di Fabriano, vince la solidarietà
Non si ferma la solidarietà in una città in crisi occupazionale e non solo come Fabriano. Nemmeno durante il periodo del Ramadan. Il Centro Culturale Islamico della Misericordia, in via Cavallotti, a due passi dal quartiere Pisana, non conosce sosta grazie al lavoro del suo presidente, Mekri Kader (foto). «Siamo comunità e vogliamo esserlo sempre, non dimenticandoci di coloro che soffrono» dice. In pochi giorni sono stati raccolti e donati 500 omogenizzati e 40 pacchi di cibo al giorno, per venti giorni, sono andati ai più bisognosi. Sono più di 800 le persone, di tutto il comprensorio, che nell’arco di quasi un mese hanno potuto avere un pasto caldo. «E’ il frutto del nostro digiuno durante il Ramadan» dice Kader. Nel dettaglio il Centro Culturale, nel periodo del Ramadan, sotto la supervisione del presidente ha dato pasti a più di 800 persone, non per forza musulmani. «Lo abbiamo potuto fare grazie alle famiglie che si sono rese disponibili nel cucinare e portare qualcosa per tutte quelle persone che non si trovano in condizioni favorevoli. Siamo grati di poter mettere a disposizione un pasto caldo e stare vicini a chi si trova in solitudine durante questo periodo sacro di Ramadan, e ringraziamo tutti i volontari, una ventina – dice il presidente Mekri Kader – che ogni giorno sono sempre di più disponibili e attivi per la buona riuscita di questa iniziativa». Ogni socio del Centro ha donato l’equivalente del suo pasto a cui ha rinunciato per chi soffre in questa zona. In tutto sono stati almeno 40 pacchi al giorno per 20 giorni. Ma l’attività non si è fermata al vitto. Il Centro Culturale Islamico sta anche proseguendo nella distribuzione di pacchi di generi alimentari e buste della spesa. Sono cesti contenenti pasta, latte, minestra, passata di pomodoro, ceci, fagioli, marmellata, tonno, olio, biscotti per piccoli e grandi. «Abbiamo consegnato, grazie anche alla sensibilità di una ditta, più di 500 omogeneizzati di vari gusti, e anche latte e biscotti per bambini. Una parte è stata donata al CAV di Fabriano, Centro di Aiuto alla Vita, l’altra ad alcune famiglie» dice Kader nel ringraziare la presidente del CAV, Siliana Mencarelli, e le collaboratrici Graziella Lorenzetti e Tonina Rapanotti. Il Centro Culturale è aperto dal 2017 in via Cavallotti. Gli iscritti sono più di 40, tutti residenti in zona che frequentano la struttura funzionante tutti i giorni con diverse attività. Ci sono laboratori, dopo scuola per bambini e ragazzi, meeting per gli adulti e incontri formativi con altre associazioni. Nei mesi scorsi, ad esempio, sono iniziati i corsi di lingua italiana, per tutte le fasce d’età: un modo in più per favorire l’integrazione. Gli incontri sono stati molto frequentati dalle famiglie della zona che hanno avuto un’occasione in più per imparare meglio l’italiano. Si è poi approfondita la possibilità di effettuare un corso di diritto islamico presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino. Non mancano appuntamenti legati all’approfondimento dell’informatica e per conoscere la Costituzione Italiana.
Marco Antonini